Bologna, camion in piazza Maggiore. Verifica in Comune, ma sul web è bufera

Indagine interna per capire come il mezzo pesante sia entrato durante il concerto dei Nomadi di San Petronio

Bologna, il camion davanti a San Petronio

Bologna, il camion davanti a San Petronio

Bologna, 5 ottobre 2016 – E’ bufera sulle istituzioni dopo il transito-choc di un camion in piazza Maggiore durante il concerto dei Nomadi in occasione di San Petronio. Il Comune ha avviato una verifica per capire, insieme con il comando della polizia municipale e la Questura, cosa sia avvenuto. 

L'ASSESSORE - "Credo che sia una cosa inconcepibile", afferma l'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ricordando che "la piazza era presidiata dalle forze dell'ordine" in quanto, da tempo, la zona di San Petronio e' considerata un "obiettivo sensibile" sul fronte del errorismo. "La gestione della piazza in questi casi e' in capo ad un funzionario della Questura - continua Malagoli - che di fatto comanda tutti coloro che sono in piazza, compresi i nostri vigili urbani, che non e' che non ci fossero, ma erano stati collocati dal funzionario in un'altra zona della piazza". Di certo c'e' stata una "leggerezza ingiustificabile - aggiunge Malagoli - e una sottovalutazione da parte dell'autista di un rischio vero che ha corso anche lui, perche' entrare in piazza, salire sul Crescentone con migliaia di persone e sperare di non mettere sotto nessuno e' un'incoscenza".

LA QUESTURA - Poco dopo le 16 è arrivata la nota della Questura: "Si precisa che il conducente del mezzo stava tentando di raggiungere Piazza Nettuno per consegna-ritiro merci presso palazzo re Enzo utilizzando il percorso di Piazza Galvani e via dell’Archiginnasio. Ciò premesso - continua la nota , resosi subito conto della svolta del camion, il personale di servizio è intervenuto per bloccare ed identificare il conducente. In considerazione della pericolosità di una eventuale manovra di retromarcia, ha quindi ritenuto opportuno creare un corridoio per consentire il veloce attraversamento della piazza".  

IL WEB - Intanto sul web si scatenano i commenti sulla giornata: «Disorganizzazione totale! Non si possono spostare le transenne quando la gente è già posizionata in piazza. Siamo stati schiacciati sulle altre persone per permettere di allargare la zona di sparo (dei fuochi artificiali). Alla fine noi che eravamo vicino alla banca, sul lato della basilica, siamo stati fatti uscire – dice Luca –. E pretendevano di farci stare dietro le transenne a metà di via d’Azeglio. Da dove assolutamente non si poteva vedere niente. A quel punto siamo andati via».

Maria ha le idee chiare: «Prefetto e questore fuori...».

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