Bologna, detenuti armati di lamette aggrediscono agenti della penitenziaria

La denuncia del Sinappe: "Gravissima la situazione del primo piano giudiziario: trovate anche due siringhe"

L’appello del Sinappe per garantire la sicurezza di agenti e detenuti della Dozza

L’appello del Sinappe per garantire la sicurezza di agenti e detenuti della Dozza

Bologna, 31 dicembre 2017 – Aggressioni continue agli agenti della penitenziaria, siringhe e alcol rinvenuti nelle celle. Succede alla Dozza, dove il sindacato Sinappe ha denunciato, questa settimana, altri due episodi: qualche giorno fa, come spiega il segretario provinciale Vitaliano Cinquegrana, «quattro detenuti del primo piano giudiziario, che si erano rifiutati di rientrare nelle rispettive camere detentive al termine della socialità a ‘celle aperte’, hanno accerchiato i poliziotti presenti, minacciandoli con delle lamette. E forse in preda ai fumi dell’alcool – continua il sindacalista – dalle parole sono passati ai fatti. I poliziotti hanno riportato contusioni in diverse parti del corpo con prognosi dieci giorni. Ed è proprio la sezione in argomento che è tristemente famosa per la produzione artigianale di distillati alcolici, con tutti i rischi connessi a una simile condotta», precisa Cinquegrana.

E, nella stessa sezione, aggiunge il segretario del Sinappe, «sono state rinvenute due siringhe complete di aghi, durante la perquisizione. Erano nascoste all’interno di un pacchetto di sigarette. Episodi di violenza ed aggressività dovuti ad ubriachezza sono, purtroppo, in crescita. Dopo il rinvenimento delle siringhe, è lecito ipotizzare l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Una situazione drammatica anche per la probabile condivisione di aghi, che è alla base della diffusione di malattie infettive. La escalation di problematiche non può essere più sottovalutata. E la polizia penitenziaria, nonostante tutto, continua a dimostrare grande professionalità».

 

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