Casa delle donne, i nuovi progetti coinvolgono anche gli uomini

Presentati 'Radice' e 'Senza violenza' rivolto agli uomini maltrattanti. Aperta anche una nuova sede ad Anzola dell'Emilia

Casa delle donne, nuovi progetti di tutela contro la violenza (foto archivio Bp)

Casa delle donne, nuovi progetti di tutela contro la violenza (foto archivio Bp)

Bologna, 28 aprile 2017-  ‘Casa delle donne per non subire violenza’ ha presentato oggi ‘Radice’. Il progetto biennale, già attivo dal 27 marzo scorso e sostenuto dal Comune e dall’Asp, è rivolto alle donne vittime di violenza e ai loro figli. L’acronimo racchiude l’obiettivo: rafforzare l’autonomia delle donne, implementare i centri di semiautonomia. Angela Romanin, coordinatrice dell’iniziativa, spiega: "A partire dai bisogni delle donne, ci siamo concentrati su cosa fosse più utile per l’ acquisizione di una loro totale autonomia, dopo un periodo di protezione dalle violenze". E in questo senso, vengono offerte alle ospiti del centro nuove opportunità, grazie al potenziamento di servizi gratuiti come psicoterapia, confronti di gruppo e supporto educativo ai minori. È stato inoltre creato uno spazio autonomia che fornirà supporto alle donne che si ri-affacciano alla realtà quotidiana.

Grazie ai 227mila euro di finanziamenti del dipartimento alle Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri e ai 23mila messi a disposizione dalla ‘Casa delle donne’, è stata aperta una sede ad Anzola dell’Emilia: «E' un'unità di supporto per dare ancora più vicinanza alle donne della nostra provincia- commenta Giulia Marchesini, capogruppo di ‘Anzola bene comune’».

Seguirà a settembre l’apertura in via de’ Butteri 9 di un luogo di ascolto e di aiuto rivolto agli uomini maltrattanti. "L’ idea di fondo del progetto 'Senza violenza'- spiega Giuditta Creazzo, co-presidente del centro- è che la violenza contro le donne sia innanzitutto una questione maschile". Il problema è infatti la relazione di fra uomo e donna: questo centro vuole produrre un’assunzione di responsabilità maschile verso la violenza e vuole essere «un luogo di lavoro politico, non solo individuale", dice il presidente Paolo Ballarin. Susanna Zaccaria, assessore alle Pari opportunità ed ex presidente della ‘Casa delle donne’, conclude: "Dobbiamo stare attenti all’equivoco di considerare la violenza come una malattia: l’approccio per qualunque risultato è socio-culturale".

 

 

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