Casalecchio, al Salvemini mancano i prof di sostegno: "Tenete a casa i disabili"

Sofferta decisione del dirigente scolastico Carlo Braga. Disagi e tensioni nelle famiglie

L'assemblea dei genitori del Salvemini

L'assemblea dei genitori del Salvemini

Casalecchio, 6 ottobre 2016 - Dopo più di venti giorni dall’inizio della scuola al Salvemini di Casalecchio mancano ancora quaranta insegnanti. Maglia nera in tutta la provincia. A rimetterci sono prima di tutto gli studenti, e fra questi soprattutto i disabili, ovvero i cosiddetti ‘certificati’, da quelli che manifestano ‘bisogni educativi speciali’ (Bes) e fino a quelli definiti di ‘gravità totale’. Al Salvemini, che su questo tema ha la fama meritata di un’attenzione speciale, di questi ragazzi ce ne sono trenta. E per buona parte di essi gli insegnanti non ci sono. Da qui la sofferta decisione del dirigente scolastico Carlo Braga, di chiedere alle famiglie di concordare giorni ed orari nei quali i ragazzi disabili possono stare a casa. “Oggi andrò a prendere mio figlio da scuola alle 11 e domani lo terrò a casa”, racconta una mamma che martedì sera ha partecipato ad un’affollata assemblea nel corso della quale la dirigenza scolastica ha incontrato più di un centinaio di genitori che sono nelle stesse condizioni.

Ai genitori ho descritto la situazione e l’impossibilità della scuola di fare fronte a questa emergenza. Da qui la richiesta alle famiglie che possono, di tenere a casa a turno i loro ragazzi. E’ un’iniziativa sofferta, ma come posso fare a distaccare trenta insegnanti curricolari da altrettante classi per dedicarli ai disabili? Appena l’ho fatto, e tanti professori hanno accettato con generosità, il sindacato ha manifestato la sua contrarietà... Ci abbiamo messo tutto l’impegno ma una situazione eccezionale richiede soluzioni eccezionali”, osserva Braga, al quale tutti i genitori presenti hanno manifestato rispetto e massimo impegno nel gestire una situazione che lo stesso preside aveva illustrato nel consiglio comunale di Casalecchio, nella seduta dedicata all’avvio della scuola.

Nell’assemblea di martedì pomeriggio non sono mancati momenti di tensione e di contestazione diretta: “Se la chiamiamo ‘fortuna’ io posso farlo! Oggi sono andato a prendere mio figlio e domani lo terrò a casa!. Però il disagio è tanto – commenta un’altra mamma -. La gente che lavora come fa? I ragazzi poi sono destabilizzati, hanno bisogno di certezze, di un rapporto che dia loro sicurezza. E invece sono continuamente sballottati, ed ora addirittura si scarica sui più deboli un deficit evidente della scuola e del sistema che Braga ci ha descritto con precisione...”. “Mio figlio ha 14 anni, è fra quelli definiti di ‘gravità totale’ che necessita di un insegnante solo per lui. L’ho iscritto al Salvemini perchè è una scuola-modello in questo ambito. Ha tanti progetti e noi vogliamo appoggiare le richieste della scuola”, commenta un altro genitore che sabato mattina sarà all’incontro già fissato col direttore dell’ufficio scolastico provinciale Giovanni Schiavone.

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