Castenaso, vigile critica l’ipotesi di fusione. Lo Conte: "Rischi la Disciplinare"

La sindaca di Granarolo durante un’assemblea

Una seduta in Comune

Una seduta in Comune

Castenaso (Bologna), 8 ottobre 2017 - “Ho parlato da cittadino. Volevo soltanto lanciare alcuni spunti per una riflessione. Insomma, il mio intento era quello di dare un contributo al dibattito. Niente di più. Per questo la reazione del sindaco di Granarolo mi ha spiazzato”.

L’agente di polizia municipale delle Terre di pianura, Villiam Bortolini, è sconcertato. Non pensava di certo – assicura – quando l’alta sera ha preso la parola durante l’ultimo incontro pubblico al centro sociale ‘L’Airone’ sul progetto di fusione fra il comune di Castenaso e quello di Granarolo, di suscitare la dura reazione del sindaco Daniela Lo Conte. Che ad un certo punto, infastidita dai suoi argomenti, ha invocato nei suoi confronti addirittura un provvedimento disciplinare.

“Ho parlato di alcuni problemi organizzativi che sono derivati dalla fusione dei tre corpi di polizia municipale (Castenaso, Granarolo, Budrio, ndr). Il mio obiettivo però non era certo quello di esprimere critiche dall’interno rispetto all’operato dell’amministrazione – sostiene Bortolini –, ma piuttosto quello di esternare alcuni dubbi personali che derivano dalle complessità operative quotidiane, anche per comprendere meglio come si preveda con la fusione di migliorare alcuni servizi per la città”. Anche perché, l’altra sera l’agente Bortolini, la giacca della divisa l’aveva deliberatamente lasciata a casa. E ha partecipato all’incontro, semplicemente, perché si sente molto legato alla sua comunità.

“Vivo a Castenaso da quando sono nato cinquantasette anni fa – racconta –. La mia famiglia ha sempre vissuto qui. Mio padre, poi, scomparso qualche anno fa, rappresentava un pezzo di memoria storica del paese. Quindi ho parlato più per cercare di sciogliere le contrapposizioni che per crearne. Capisco anche però che quando si parla a braccio, si possa essere fraintesi”.

Certo è che l’episodio, l’altra sera, ha contribuito a scaldare la platea, tra l’altro più numerosa rispetto ai precedenti appuntamenti e che, dopo la reazione del sindaco Lo Conte, si è in gran parte schierata a difesa del vigile, reclamando il diritto e la libertà di parola di ciascuno. Toni accesi a cui si sono aggiunte anche le proteste dei consiglieri di minoranza presenti, esponenti di entrambi i Comuni e contrari alla fusione.

Pare però che scoppiate le polveri, il fuoco adesso sia destinato a spegnersi. Il sindaco di Baricella Andrea Bottazzi, attualmente presidente dell’Unione e titolato quindi all’avvio del procedimento disciplinare, sostiene che non c’è alcun atto in corso nei confronti del vigile. E acqua sul fuoco la butta anche il sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi, delegato all’interno dell’Unione alla sicurezza e alla polizia municipale. “Non è partito alcun procedimento – assicura –. Quello che è successo l’altra sera è solo un’uscita poco felice, colta male dalla platea. Una conseguenza della stanchezza che ha colto tutti noi amministratori dopo questa lunga serie di incontri”.

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