Pianoro, a 102 anni legge ogni giorno il Carlino

Anna Lazzarini non perde la sua copia dal lontano 1948: “L’ho sempre visto in casa, lo acquistavano già i miei genitori”

Anna Lazzarini, 102 anni, assidua lettrice del Resto del Carlino: è abbonata dal lontano 1948

Anna Lazzarini, 102 anni, assidua lettrice del Resto del Carlino: è abbonata dal lontano 1948

Pianoro (Bologna), 11 febbraio 2018 – Hegel lo credeva fermamente: «Il giornale è la preghiera del mattino dell’uomo moderno». Parole che ha fatto sue anche Anna Lazzarini, 102 anni di Pianoro Vecchio, una laurea in farmacia e un grande amore per il suo quotidiano preferito: il Resto del Carlino. Soddisfatta mostra il suo abbonamento: «La mia passione per il quotidiano della mia città va avanti dal 1948 – sottolinea –. Dopo il mio matrimonio, il Carlino non è mai mancato sulla nostra tavola».

E mentre racconta fra le foto in bianco e nero che arredano il salotto, mostra con orgoglio il suo premio fedeltà: il ‘Carlino d’oro’. Lei, oltre a essere un’abbonata da record, è la testimonianza di quanto sia importante il legame con il territorio. «I giornali hanno la funzione di non farci sentire isolati – spiega –, ci fanno sentire cittadini del mondo, e partecipi di quello che accade». Anna non ha mai voluto acquistare un computer: «Me lo volevano regalare, ma ho detto ‘no’. È per me inimitabile il rapporto che si crea con la carta e il profumo dell’inchiostro, e le notizie che sgorgano dalla pagine». Sui giovani d’oggi non si pronuncia: «Non conosco i social network e internet, ma credo che sia un danno non leggere. La memoria e la brillantezza che ho ancora oggi, dopo 102 anni, sono dovute alla mia passione per la lettura». Anche da piccola leggeva il Carlino: «I miei genitori lo acquistavano e ricordo di averlo sempre visto. Per un periodo non mi fu possibile leggerlo perché andai in collegio: all’epoca non c’erano i mezzi di trasporto e non c’erano molte possibilità per chi voleva studiare. Così mio padre decise per il collegio». Studiare per Anna non è mai stato un problema: «Riuscii a laurearmi due anni prima e fui la migliore della facoltà di farmacia. Ricevetti anche un premio. Dopo la laurea ho esercitato in diverse farmacie del centro di Bologna, ma anche in provincia, a Molinella». È qui che conobbe il marito: «Lui era un medico e dopo poco, nel 1948, ci sposammo. Entrambi avevamo sete di informazione. E il Carlino ci ha accompagnato come un amico, un parente per tutta la nostra vita».

La cronaca locale in primis, poi i titoli sulle pagine nazionali e il ‘fondo’: «È questo l’ordine con cui leggo il quotidiano – prosegue –. Il ‘fondo’ mi aiuta a orientare il mio pensiero. Apprezzo molto quello che scrive Bruno Vespa. Poi dopo i titoli più importanti sul nazionale, passo alla cronaca locale, quella che mi interessa di più. Perché racconta i paesi, le persone e le storie che riguardano la mia terra». Lazzarini non finisce mai di stupire: «Lo sa che ancora oggi mi occupo a livello contabile degli affitti di alcune mie proprietà? Anche questo mia aiuta a restare concentrata. La mia età? La sento tutta, ma quando leggo mi dimentico per un attimo di avere 102 anni. Ritorno bambina, a quando, fra un caffè e l’altro, mio padre sfogliava la cronaca di Bologna».

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