Bologna città del meteo, qui il nuovo centro europeo

La conferma arriva dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti: "Scelto il progetto migliore"

Ecco come sarà il centro meteo al Tecnopolo

Ecco come sarà il centro meteo al Tecnopolo

Bologna, 1 marzo 2017 – "E' ufficiale: Bologna è stata scelta come sede migliore per il nuovo data center dell'Ecmwf, il Centro Europeo per le previsioni meteo a medio termine. Una grandissima notizia e un'enorme soddisfazione per chi ci ha sempre creduto: ha vinto l'Italia, ha vinto Bologna". Lo annuncia Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente. "Questo - spiega Galletti - è un primo importante passo: siamo al lavoro ed entro giugno verrà definito l'accordo di sede che dovrà contenere tutti gli aspetti tecnici ed economici". E per festeggiare - annuncia il Comune - stasera, dalle 18.30 alle 22.30, la facciata di Palazzo del Podestà si illuminerà di blu per l'assegnazione a Bologna del “data center”.

"L'area del Tecnopolo di Bologna - spiega Galletti - con i suoi 9mila metri quadri, ulteriormente ampliabili di altri 6.000, potrà diventare dunque la sede di un nuovo centro dati per le previsioni meteorologiche europee, un grande investimento internazionale che sarà il volano per fare diventare Bologna un hub tecnologico e scientifico della sfida climatica dei prossimi decenni".

image"In tutti questi mesi - spiega il ministro - abbiamo lavorato con le nostre forze a questa possibilità. Il progetto bolognese - prosegue Galletti - era quello migliore, il più completo secondo tutti i 22 Stati parte del Centro Meteo Europeo: per l'ambizione del progetto, per la storia della città, per la sua altissima attività scientifica nei big data, per la presenza dell'università più antica del mondo occidentale, perché dotata di ottime infrastrutture e connessioni digitali, di un'attrattiva straordinaria sul fronte della ricerca ambientale".

"Abbiamo lavorato di squadra con il ministero dell'Istruzione, degli Esteri, dell'Economia e Finanze, con il Presidente Bonaccini e l'assessore Bianchi della Regione Emilia Romagna, il sindaco Merola, le tante istituzioni coinvolte in questo progetto: in legge di Stabilità lo abbiamo sostenuto con 50 milioni e in ogni occasione ci siamo mossi sul fronte negoziale con grande unità d'intenti".

"Il nostro ringraziamento - conclude Galletti - va agli Stati europei che hanno riconosciuto la qualità della proposta italiana: con loro dovremo  collaborare nei prossimi anni per le previsioni meteo. E' un grande orgoglio per me - spiega Galletti - da ministro ma prima di tutto da bolognese: Bologna oggi è al centro del progetto europeo".

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"L'arrivo del Centro di calcolo per le previsioni meteorologiche a medio termine nella nostra città - ha osservato il sindaco Virginio Merola, sottolineando il grande lavoro di squadra - è la testimonianza di un territorio attrattivo, competitivo e che sa cogliere le opportunità e vincere le grandi sfide come questa. Bologna, col suo territorio metropolitano, dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento per il nostro Paese e per l'Europa intera grazie alla posizione geografica, all'alta formazione professionale che offre, alla capacità di innovazione tecnologica e al buon vivere che esprime".

In Emilia-Romagna tra l'altro si concentra il 70% della capacità di calcolo nazionale e occupa oltre 1.700 ricercatori nell'ambito dei Big data. Più in generale, l'Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia in termini di persone impiegate (oltre 52.000) in attività di ricerca e sviluppo e ha una Rete di alta tecnologia che raggruppa 82 laboratori di ricerca e 14 centri per l'innovazione. A  Bologna è inoltre attivo uno dei due corsi di laurea in Italia nell'ambito della meteorologia. "Su innovazione e ricerca siamo considerati la punta avanzata del sistema Italia e oggi vediamo confermato questo nostro ruolo - gioisce il presidente della Regione Stefano Bonaccini - vengono premiati i forti investimenti che stiamo facendo sulla ricerca e il trasferimento tecnologico nei principali settori innovativi, compresi Big Data e supercalcolo, che rendono ancor più competitiva l'Emilia-Romagna rispetto alle aree più avanzate a livello internazionale e che pagano anche sul fronte occupazionale", come testimoniano i "quasi mille ricercatori assunti con i bandi su ricerca industriale, internazionalizzazione, start up innovative e attrattività d'impresa. Un contributo di saperi destinato a crescere ulteriormente con l'arrivo del Centro meteo europeo a  Bologna".

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