Bologna, cibo anche a domicilio. Boom di ordini in rete

Lo studio di 'Just Eat', tra i piatti più richiesti c'è la cotoletta alla bolognese

La cucina bolognese resta al top

La cucina bolognese resta al top

Bologna, 19 luglio 2017 - Cucina tradizionale sì, ma ancora meglio se ordinata online e consegnata a domicilio. Bologna città del cibo, ma anche dell’e-food. Cresce l'abitudine tra i bolognesi di ordinare i pasti on line, da smartphone o dal posto di lavoro, visto che gli impiegati sono la categoria che più utilizza questo strumento. A rivelarlo è la prima "mappa del cibo a domicilio in Italia" (analizzate 18 città) realizzata da Just Eat, la piattaforma web che consente di ordinare il cibo a domicilio.

Lo studio evidenzia la forte crescita in città delle ordinazioni digitali: +1.482% negli ultimi dodici mesi, secondo Just Eat, attiva in Italia dal 2011. Il boom è dovuto, in parte, alla presenza sotto le Due Torri di un cospicuo numero di studenti fuori sede. Nell'ultimo anno, è cresciuta il particolare la richiesta di dolci e dessert. Al primo posto, crepes, dolci e gelato che segnano un +743%, con la crepe alla nutella e quella extra dark sul gradino più alto del podio. Segue la cucina medio orientale (+382%) e quella americana (+183%), mentre è il maxi cheeseburger il piatto più richiesto. La tradizione italiana registra +72% e in testa alle preferenze vede la cotoletta alla bolognese, mentre panini e piadine veleggiano sul +64%. Una rimonta che fa retrocedere di qualche posizione gustativa la cucina greca, indiana e giapponese, meno preferite rispetto all'anno scorso.

Nella classifica degli ordini dei bolognesi, al top troviamo la cucina italiana (differenza sostanziale rispetto alle altre città); al secondo posto il nuovo trend dell'hamburger e al terzo la cucina cinese. Ma la cucina bolognese e i suoi piatti tipici da ordinare a domicilio sono amati in altre città: per esempio, sono al primo posto Cagliari dove si ordina il classico primo di pasta con il ragù e Padova dove, tra le preferenze, compare il pasticcio alla bolognese. 

Dal punto di vista delle professioni che ordinano di più a domicilio, i bolognesi sono in linea con le tendenze degli altri 17 comuni coinvolti nell'analisi: impiegati (40%), studenti (34%) e liberi professionisti (14%) che, però, sono coloro che amano variare di più e sperimentare nuovi piatti.

Guardando nel portafoglio, il libero professionista è più disponibile ad investire in un pranzo o una cena ordinata via app a domicilio, con una media di 700 euro l'anno di spesa; viene poi l'impiegato con 647 euro di spesa, mentre chi ancora sta studiando ne spende 378 euro.

Esplorando infine i trend generazionali, si scopre in tutta Italia un'intensa attività di digital food delivery da parte dei cosiddetti millennials (18-36 anni) con il 70%, seguiti dalla generazione X (36-45 anni, 22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti si dimostrano, tuttavia, più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%).  

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