Bologna, investita sulle strisce da un ciclista ubriaco

Una donna di 76 anni travolta in via Martelli, la bicicletta non ha rispettato il semaforo rosso

Elettra Degli Esposti, 76 anni, con il volto tumefatto per la caduta

Elettra Degli Esposti, 76 anni, con il volto tumefatto per la caduta

Bologna, 28 gennaio 2018 - «Mia madre ricorda soltanto che era scattato il verde per i pedoni. E poi si è svegliata al pronto soccorso, con un occhio nero, un dente spezzato e il labbro tagliato». Alessandro Cavazza è il figlio di Elettra Degli Esposti. La signora, 76 anni, l’altra mattina alle 11,30, dopo essere stata in farmacia, stava tornando a casa, in via Martelli. «Doveva attravesare la strada in via Mattei e lo ha fatto quando è scattato il verde per i pedoni. Ma è stata travolta da un ciclista ubriaco che non si è fermato con il rosso», racconta Cavazza, tra incredulità e rabbia. «Quando l’altra mattina mio fratello è corso al Sant’Orsola, avvertito dell’incidente, non è riuscito a riconoscerla per quanto era conciata male», dice ancora il figlio dell’investita, che è stata soccorsa subito da alcuni passanti che hanno chiamato il 118. L’incidente dell’altra mattina non è un caso isolato. A ottobre una sessantenne, travolta in viale Ercolani da un ciclista che si era poi dato alla fuga, era finita in Rianimazione.

«Io sono un autista e lavoro in Cosepuri – spiega Cavazza – e vedo cose indescrivibili: sicuramente, se anche i ciclisti dovessero pagare un’assicurazione o fossero soggetti con più frequenza a sanzioni, sicuramente rispetterebbero di più il codice della strada. E sarebbe meglio per loro e per gli altri utenti della strada». La signora Elettra, dopo oltre cinque ore di pronto soccorso, è tornata a casa: oltre alle varie ecchimosi al viso e allo stato di temporanea amnesia dovuto alla caduta, la signora ha riportato anche dei problemi a una gamba. Anche il suo investitore, un ragazzo, è finito al Sant’Orsola, perché caduto dopo aver travolto la signora: «Vogliamo capire come siano andate le cose di preciso, anche per chiarire eventuali responsabilità – ha concluso Cavazza – e domani andrò alla municipale per avere informazioni».

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