Cocaina nella 'Bologna da bere', 5 arresti

Ai domiciliari: tra di loro c’era anche chi riforniva il locale del centro

Cocaina (foto di repertorio)

Cocaina (foto di repertorio)

Bologna, 7 febbraio 2018 -  Gli uomini della Squadra Mobile hanno eseguito cinque ordinanze cautelari emesse dal gip nel tribunale di Bologna nei confronti di altrettante persone per spaccio di droga. Destinatari della misura restrittiva richiesta dalla Procura di Bologna sono S. B. G., 38anni, C. S., 31 anni, A. Z. di 32 anni, M. B., 46 anni e C. I. N., rumeno di 39 anni nei confronti dei quali il gip Zavaglia, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Ceroni ha disposto gli arresti domiciliari. Provvedimenti che nascono a seguito di un’altra indagine della polizia, quella che a gennaio 2017 aveva eseguito analogo provvedimento restrittivo nei confronti di quattro persone, tra le quali i gestori del noto ristorante del centro ‘Sottosopra’.

Parallelamente a questa vicenda, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile hanno avviato un filone di indagine finalizzato a individuare coloro che rifornivano di droga il locale bolognese; in particolare, il focus si era indirizzato verso A. Z., che riforniva della droga al locale dopo l’arresto del precedente fornitore. Così, seguendo la pista del reperimento dello stupefacente da parte di A.Z., si è arrivati alla figura di un altro italiano, S. G., pure addetto alla ristorazione in un altro locale della città.

Durante gli incessanti servizi effettuati a riscontro di quanto emerso nel corso delle attività di intercettazione delle utenze in uso agli indagati, S. G. è stato arrestato dopo aver ceduto a un acquirente circa 5 grammi di cocaina. Quest’ultimo, oltre ad A. Z., aveva come suo principale acquirente un altro degli arrestati: M. B. il quale per alimentare la sua catena di distribuzione si rivolgeva indifferentemente sia a S. G. che a I. N.

L’arresto di S. G. faceva mancare una figura fondamentale della catena di distribuzione dello stupefacente, tant’è che di lì a poco tempo emergeva un’altra persona: C. S. il quale, pur avendo anche canali di distribuzione autonomi, subentrava al primo nella fornitura della droga ad A. Z. Il blitz scattato martedì mattina, che è la conclusione di una indagine condotta dagli uomini e dalle donne della Squadra Mobile di Bologna, durata pochi mesi, ha consentito di disarticolare vari filoni di distribuzione della cocaina sul mercato bolognese.

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