Colata di Idice, pressioni al sindaco Conti: "Fine indagine per sette"

Gli avvisi per minaccia a corpo politico e amministrativo sono stati inviati a Simone Gamberini, Rita Ghedini, Massimo Venturoli, Stefano Sermenghi, Aldo Bacchiocchi, Germano Camellini, e Carlo Castelli

Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro

Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro

Bologna, 29 settembre 2016 - Un comportamento di indebita pressione e insistita, larvata minaccia, direttamente o indirettamente, nei confronti del sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti (Pd). Con l'obiettivo di condizionare l'agire del Consiglio e della Giunta comunale, in relazione alla decisione di bocciare un importante insediamento edilizio.

È questa l'accusa che la Procura di Bologna muove a sette tra politici e amministratori dello stesso partito, esponenti di Legacoop e delle imprese, chiudendo l'inchiesta sulla 'Colata di Idice'. Avvisi di fine indagine, atti che possono precedere una richiesta di giudizio, sono stati inviati per minaccia a corpo politico e amministrativo a Simone Gamberini e Rita Ghedini, direttore e presidente Legacoop Bologna; a Massimo Venturoli, legale rappresentante della Palazzi Srl, a Stefano Sermenghi, sindaco di Castenaso, all'ex sindaco di San Lazzaro Aldo Bacchiocchi, al presidente dei revisori del Comune Germano Camellini e al tesoriere del Pd di Bologna Carlo Castelli.

Isabella Conti «si doveva tenere pronta» perché «le sarebbero venuti addosso». È la frase che il direttore di Legacoop Bologna, Simone Gamberini, avrebbe rivolto al sindaco di San Lazzaro di Savena, per la decisione di bocciare un insediamento edilizio a Idice. Il soggetto sottinteso della frase di Gamberini, secondo i Pm che gli hanno inviato un avviso di chiusura indagini, sono gli imprenditori interessati al progetto. Contattando più volte Conti, Gamberini le aveva anche suggerito di «prendersi un caffé» proprio con i rappresentanti delle società interessate. Al direttore di Legacoop Bologna la Procura contesta inoltre le parole «una denuncia non si nega a nessuno», sostenendo che a breve gli stessi soggetti interessati, denunciando la dirigente dell'Urbanistica del Comune, sarebbero riusciti a colpire anche il sindaco.

«L'avviso di conclusione delle indagini preliminari riporta frasi e concetti già contenuti negli esposti a suo tempo presentati da Isabella Conti, già smentiti in modo del tutto convincente e documentato da Rita Ghedini e Simone Gamberini nel corso del loro interrogatorio. Vedremo l'intero fascicolo di indagine ed insisteremo perché questa vicenda prenda la strada che merita, ovvero l'immediata chiusura». A parlare sono gli avvocati Luca Sirotti e Maddalena Rada, difensori di Rita Ghedini e Simone Gamberini, rispettivamente presidente e direttore di Legacoop Bologna.  

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