Bologna, il Comune contro le porte aperte dei negozi

L’assessora all’Ambiente, Valentina Orioli, annuncia il pugno duro: “E’ uno spreco ed è fonte di smog”

Un negozio in centro con le porte aperte

Un negozio in centro con le porte aperte

Bologna, 11 novembre 2017 - Porte chiuse nei negozi contro l’inquinamento. Il Comune sta varando in questi giorni una ordinanza per obbligare i negozianti a tenere chiuse le porte dei loro negozi per evitare dispersioni di calore durante la stagione fredda. E per chi sgarra arrivano le sanzioni. Lo ha annunciato l’assessora all’Ambiente, Valentina Orioli. “Nei prossimi giorni sarà finalmente operativa anche l’ordinanza che vieta agli esercizi commerciali di tenere le porte aperte”. La Orioli ha spiegato che si è attesa “l’approvazione del Pair”, il piano regionale sulla qualità dell’aria “per dare a questo provvedimento piena legittimità, in modo da consentire alla Polizia municipale di effettuare controlli e sanzioni”.

Il tema delle porte aperte dei negozi “ci sembra molto rilevante perché le attività commerciali sono una parte fondamentale dell’immagine della città”. Per queste ragioni “confidiamo nella comprensione di questo provvedimento, e nella piena collaborazione di tutti alla sua attuazione”. Per sensibilizzare le categorie economiche l’amministrazione ha inviato una comunicazione ad hoc.

L’assist all’assessora era arrivato dal consigliere comunale Francesco Errani del Pd. “Una porta spalancata, magari sotto i portici, non solo non serve a incrementare le vendite – ha sostenuto Errani –, ma per i negozianti è un costo economico che si traduce in un grave danno all’ambiente. Dobbiamo incentivare il risparmio energetico e combattere la cattiva abitudine. La situazione è grave e dobbiamo far rispettare regole e divieti. E dobbiamo, per primi, dare il buon esempio: gli uffici pubblici non devono sforare il riscaldamento e devono rispettare la soglia dei 19 gradi”.

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