Corno alle Scale, escursionisti inesperti con le ciaspole. Tre feriti

Il Soccorso Alpino: c'è ghiaccio, servono ramponi e piccozza. Super lavoro per i tecnici in montagna

Corno alle Scale, uno degli interventi del Soccorso Alpino

Corno alle Scale, uno degli interventi del Soccorso Alpino

Bologna, 21 gennaio 2018 - Dopo l'intervento di ieri sera, un'altra giornata di duro lavoro per i tecnici della stazione Corno alle Scale del Soccorso Alpino di Bologna: sono intervenuti tre volte per un errato utilizzo delle ciaspole sul ghiaccio (FOTO): vanno bene per la neve, avvertono i tecnici, mentre sul ghiaccio - presente in tutto l'Appennino - o sulla neve particolarmente dura, gli unici attrezzi per muoversi in sicurezza sono i ramponi e la piccozza

Questa mattina, nei canali sotto la vetta del Corno, due escursioniste sono scivolate per diversi metri. Le donne, di 30 e 35 anni, residenti a Faenza, fanno parte parte di un gruppo CAI su ciaspole della cittadina romagnola. La 30enne è scivolata per circa 80 metri, fermandosi contro alcuni arbusti e riportando un politrauma che ha interessato gli arti inferiori, il bacino ed il torace, mentre l'altra è caduta  poco più a valle, riportando una sospetta frattura a un braccio. Quest'ultima è stata caricata dall'elisoccorso in volo (VIDEO) e portata a valle dove un'ambulanza l'ha condotta all'ospedale di Porretta Terme.  Più difficili le operazioni di recupero della 30enne, che è stata posta in barella e quindi calata con le corde per una cinquantina di metri, lì è stata scavata una piazzola nella neve ghiacciata per l'elicottero giunto da Pavullo: stabilizzata e imbarcata, è stata portata in gravi condizioni al Maggiore di Bologna.

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Alle 13 circa, nuovo intervento sul crinale dal Passo dello Strofinatoio al Lago Scaffaiolo, per una comitiva di 10 persone su ciaspole che si è trovata in difficoltà. Riportando gli escursionisti a valle in sicurezza, gli operatori del Soccorso Alpino hanno assistito a un'ennesima scivolata, protagonista un cinquantenne della provincia di  Pesaro-Urbino, precipitato per circa 200 metri prima di riuscire a fermarsi; qui il vento ha reso impossibile il recupero con elicottero: l'uomo è stato messo sulla barella e trasportato al campo base con l'aiuto di alcune squadre di carabinieri; affidato all'ambulanza, è stato portato al Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità.

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