Blitz del Cua in Regione contro il caro affitti, ferita una guardia giurata

L’assalto nell’ufficio del vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini FOTO

La protesta del Cua (FotoSchicchi)

La protesta del Cua (FotoSchicchi)

Bologna, 29 settembre 2016 - Show dei collettivi studenteschi a spese della Regione Emilia Romagna (FOTO). Un gruppo di attivisti dei collettivi bolognesi sono entrati mercoledì mattina negli uffici del vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, per protestare contro il caro affitti e alcuni disagi nell’assegnazione degli alloggi per gli studenti fuori sede.

Una guarda giurata nel parapiglia ha riportato alcune contusioni. I manifestanti - circa una trentina - hanno occupato ‘simbolicamente’ gli uffici situati in una sede distaccata della Regione per circa un’ora prima di allontanarsi verso il centro città. Scandivano slogan e hanno esibito cartelli. L’assessore non era presente in ufficio e successivamente ha preferito non commentare l’episodio. Sul posto, uomini delle forze dell’ordine hanno monitorato la situazione.

Durante l’azione dimostrativa negli uffici di Elisabetta Gualmini c’è stata una colluttazione e si è presentata la “necessità per una guardia di farsi vedere al pronto soccorso”.  La circostanza è stata riferita all’assemblea legislativa dal sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi, dopo il blitz del Cua in viale Aldo Moro 21, sede dell’assessorato alla Casa. La situazione è stata riportata alla normalità dall’intervento delle forze dell’ordine, “nell’arco di pochi minuti”. Rossi considera comunque “da valutare” il problema degli accessi in Regione.

Non può consolare l’errore del collettivo universitario, “hanno occupato gli uffici dell’assessore Gualmini ma la delega dell’edilizia universitaria è dell’assessore Bianchi”, precisa il sottosegretario. A dare la solidarietà a Gualmini (che era in aula al momento dei fatti) e a chiedere un chiarimento della giunta sull’episodio è stata la Lega nord che ha chiesto chiesto che si tenga un ufficio di presidenza urgente alle 14.

Il capogruppo Pd Stefano Caliandro: “Stiamo dalla parte della legalità. E’ un fatto gravissimo, meno elegante la rincorsa a dirsi prima nella solidarietà all’assessore”, è la stoccata al Carroccio. Di “metodi da censurare” ha parlato Igor Taruffi di Sel, mentre Gianluca Sassi (M5s) assicura: “Non giustificheremo mai atti di violenza”. “Il Cua? Li conosciamo bene”, sottolinea il numero uno di Forza Italia, Galeazzo Bignami. Il rettore dell’Ateneo, Francesco Ubertini, ha invece sottolineato che i modi sono da condannare ma il tema c’è tutto». Il Cua sostiene che diversi studenti sono tornati a casa perchè non hanno trovato un alloggio a Bologna. Secondo il rettore «questi modi sono da condannare perchè non sono quelli di un sistema democratico, ma ora dobbiamo aprire un confronto con Ergo, Comune e Regione per affrontare il problema».

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