Bologna, taglio del nastro per la terza Cucina Popolare

Inaugura in via Berti ed è aperta a chiunque è in difficolta

Roberto Morgantini con il sindaco Virginio Merola in un’iniziativa per le cucine popolari (foto Schicchi)

Roberto Morgantini con il sindaco Virginio Merola in un’iniziativa per le cucine popolari (foto Schicchi)

Bologna, 20 luglio 2017 - Sono passati due anni dall’apertura della prima Cucina Popolare in via del Battiferro (pochi mesi dopo la seconda in via Sacco) e adesso arriva la terza. Sabato 22 luglio, infatti, viene inaugurata la nuova mensa per le persone in difficoltà voluta dall’associazione CiviBo onlus, dai suoi volontari e naturalmente da Roberto Morgantini, vice presidente di Piazza Grande.

La nuova mensa è ospitata al Centro sociale Saffi del quartiere Reno-Saragozza, in via Ludovico Berti 2/8.

“Sarà una mensa di comunità, aperta a tutte le persone che abbiano una fragilità di tipo sociale - dichiara il presidente di CiviBo, Giovanni Melli- Vogliamo aiutare a reinserirsi nella comunità tutte quelle persone che per un motivo o per un altro si trovano ai margini, penso soprattutto agli anziani, sperando che in futuro iniziative come questa non siano più necessarie”. Ma non sarà neanche un semplice luogo di aggregazione in cui passare il tempo: gli ospiti delle Cucine popolari, oltre a ricevere un pasto caldo, saranno impegnati in attività ricreative e socializzanti e nel lavoro delle mense stesse.

“Ci stiamo anche attivando per un servizio di trasporto per chi non può raggiungere le mense da solo”, dichiara la presidente del Centro sociale Saffi Maria Liguori. Con l’inaugurazione della cucina popolare di via Berti prende il via il periodo di prova della mensa, con due aperture a settimana (il mercoledì e il giovedì dalle 12 alle 14) che CiviBo spera di incrementare quando l’attività entrerà a pieno regime poi in settembre. “Abbiamo scelto di non chiedere finanziamenti pubblici ma di accettare l’aiuto delle aziende e dei privati - sottolinea Morgantini - Se le persone vogliono, attivarsi per fare del bene agli altri è possibile. Siamo anche in contatto con le amministrazioni comunali e di quartiere per potere portare una mensa in ogni quartiere di Bologna - conclude Morgantini - la strada è ancora lunga ma va percorsa“.

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