Bologna, un sito web sui luoghi aperti ai disabili

L’iniziativa lanciata dall’associazione Fiaba nella giornata per l’accessibilità

Le barriere architettoniche sono ancora un problema molto diffuso

Le barriere architettoniche sono ancora un problema molto diffuso

Bologna, 17 novembre 2016 - La Total Quality arriva anche a Bologna. Negozi con pedane e portici più accessibili diventano gli obbiettivi di una riqualificazione del territorio che l’associazione Fiaba (Fondo Italiano per l’abbattimento delle barriere architettoniche) intende istaurare anche sotto le Due Torri.

Leitmotiv dell’iniziativa è l’idea di una Cabina di Regia, ossia di un organismo che attraverso soggetti diversi gestisce e coordina le iniziative per l’accessibilità. «Il territorio e la sua fruibilità non riguardano soltanto le persone con problemi di mobilità ma tutti i cittadini: mamme con passeggini, anziani e ragazzi», ha sottolineato il presidente nazionale dell’associazione, Giuseppe Trieste, durante il Fiabaday, la giornata di sensibilizzazione organizzata al Centro Sociale Baraccano dal «Comitato Fiaba per l’Accessibilità».

In cantiere Fiaba ha più di un’idea da sviluppare. Prima tra tutte una banca dati degli esercizi commerciali accessibili: «L’idea è quella di creare un portale dove i negozi muniti di ascensori, pedane o quant’altro possono registrarsi. In questo modo, chi ha problemi a spostarsi sa dove andare», ha spiegato il presidente. Dal mondo tecnologico si passerà poi alla realtà: per essere riconoscibili tutti i negozi registrati sul portale dovranno esporre un adesivo con un H. Il fine di questi progetti, però, è anche un cambiamento culturale.

«Bisogna coinvolgere i cittadini che si sentono esclusi da tematiche di questo tipo e rendere l’accessibilità un problema della comunità. Noi come quartiere ci impegneremo al massimo», ha affermato la neo-presidente del quartiere Santo Stefano, Rosa Maria Amorevole, che ha collaborato al Fiabaday. La spinta fondamentale, però, deve arrivare dallo Stato: «Al livello nazionale il nostro obiettivo è far sì che la legge 13 del 1989 sull’abbattimento delle barriere architettoniche venga rifinanziata, perché allo stato attuale vi è una disparità tra le regioni che hanno una normativa territoriale in merito all’accessibilità (come l’Emilia-Romagna) e regioni che non ce l’hanno», ha concluso Trieste.

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