Donna incinta avvelenata, il padre: "Sembrava un ragazzo mite"

Bologna, 4 giugno 2016 - «Siamo spiazzati. Mai ci saremmo immaginati una cosa del genere. Mai». Il papà della trentaquattrenne incinta aspetta fuori dal reparto di terapia intensiva del Maggiore di poter entrare nella stanza dove si trova sua figlia. La ragazza, dipendente dell’Ausl, è ricoverata da martedì sera. Ora è cosciente, ma ancora in prognosi riservata. Si è sentita male dopo aver bevuto un bicchiere di una bibita gassata, che era stato ‘addizionato’ con del liquido per lavastoviglie, come ha ammesso poi il compagno, Andrea Degli Esposti, trentacinquenne di Savigno.

Lui, che è in stato di fermo da giovedì, ha confessato di aver versato il liquido corrosivo nella bibita della giovane perché voleva farla abortire: temeva che il piccolo non fosse sano. Una vicenda che ha choccato i genitori della ragazza. Il papà, da Siena, dove vive, si è precipitato a Bologna. E da due giorni è vicino alla sua ragazza, senza lasciarla un attimo.

Prima di tutto: come sta sua figlia?

«Sta migliorando, probabilmente non ci sarà bisogno di un intervento chirurgico. Anche il bambino sta bene. È incinta di sette mesi».

Lei conosce il fidanzato?

«Lo abbiamo visto un paio di volte. Abitiamo in Toscana, non abbiamo avuto occasione di frequentarlo molto. Ma sembrava un ragazzo mite, per bene. È incredibile quello che è accaduto».

Sua figlia e Degli Esposti si frequentavano da molto?

«Da un po’. Mia figlia si è trasferita a Bazzano non molto tempo fa per lavoro e lo ha conosciuto».

Lei è corso subito a Bologna quando ha saputo.

«Ovviamente. Sono stati momenti molto difficili. L’importante è che ora lei stia meglio. Certo, ci vorrà un po’ di tempo per recuperare del tutto, non so che tipo di terapia dovrà affrontare, ma il fatto che né lei, né il piccolo siano in pericolo di vita ci rasserena».