Emilia Romagna, da giugno l’elisoccorso vola anche di notte

La Regione investe 3,2 milioni per il volo con il buio. E saranno aumentati gli spazi per gli atterraggi

L’elisoccorso atterra alle ultime luci del giorno. Da giugno a quest’ora potrà anche decollare

L’elisoccorso atterra alle ultime luci del giorno. Da giugno a quest’ora potrà anche decollare

Bologna, 19 aprile 2017 – Da giugno, gli elicotteri di soccorso in Emilia-Romagna voleranno 24 ore su 24 e avranno a disposizione, in tutto, 17 spazi nei quali atterrare e alzarsi diffusi in tutta la regione, in modo da poter servire anche i cittadini che vivono nelle zone più isolate.

Prossimamente, verrà aggiunta un’ulteriore elisuperficie nella Bassa modenese. E’ quanto stabilito dalla Giunta regionale che ha deciso di investire 3,2 milioni di euro in più all’anno e ha fissato i tempi di avvio. Le elisuperfici saranno dunque una a Piacenza, due nel territorio di Parma, altrettante in quello di Reggio Emilia, cinque nel Modenese, due nel Bolognese, due nel Ferrarese e altrettante in Romagna.

Gli interventi saranno garantiti con un elicottero con base operativa al Maggiore di Bologna, dove nel 1986 fu attivato il primo servizio di elisoccorso. Da allora, l’offerta è stata ampliata e potenziata, fino all’attuale configurazione che vede quattro mezzi attivi: le basi, oltre che al Maggiore, sono all’ospedale Maggiore di Parma, al Santa Maria delle Croci di Ravenna. Il quarto elicottero, dotato anche di verricello per le operazioni di ricerca e recupero in ambienti ostili, fa base a Pavullo, in provincia di Modena, ed è operativo su tutto il territorio regionale.

Al momento gli elicotteri prestano servizio solo durante le ore di luce, per un periodo di operatività massima giornaliera di 12 ore e mezza, mentre da ora in poi saranno attivi sulle 24 ore. Ora, grazie ad un investimento di 1,4 milioni di euro per le opere di adeguamento, entro maggio saranno ultimati i lavori e diverranno quindi operative le 17 elisuperfici individuate dalla Regione in accordo con le Aziende sanitarie.

Nel piacentino l’elisuperficie individuata è al campo sportivo di Bobbio, a Parma all’ospedale Maggiore e all’ospedale di Borgo Val di Taro, in provincia di Reggio all’arcispedale Santa Maria Nuova e a Castelnuovo ne’ Monti all’ospedale.

Sono cinque le elisuperfici nel modenese: all’ospedale Baggiovara, al policlinico di Modena, a Pavullo all’aeroporto dell’Aereo Club, a Montese all’elisuperficie comunale e al campo sportivo di Palagano. In provincia di Bologna le superfici sono all’ospedale Maggiore Vaccari (al suolo) e Pezzorgna (in elevazione) e a Gaggio Montano quella in convenzione con la Protezione civile. Passando a Ferrara, ci sono la superficie all’ospedale di Cona e a quello di Lagosanto. Infine la Romagna con l’elisuperficie all’ospedale Bufalini di Cesena e quella all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.

“Per rendere possibile questa assistenza notturna investiremo 3,2 milioni di euro in più l’anno - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -. Qualifichiamo ulteriormente il servizio di emergenza e urgenza per i cittadini, soprattutto nelle zone più decentrate e di difficile accesso, come quelle montane. Siamo soddisfatti, perché quando in ballo c’è la vita delle persone nulla deve essere lasciato intentato. E questo è anche un modo per migliorare la coesione territoriale, l’inclusività e la sicurezza complessiva del territorio regionale”. Nel 2015 sono state effettuate 2.992 missioni, per un totale di 1.283 pazienti trasportati.

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