Fanga Shoes, folla alla presentazione della collezione a Bologna / FOTO

Presentate a L’Inde Le Palais Men’s Store di via de' Foscherari le nuove calzature Made in Bo

Bruno Riffeser Monti e Lorenzo Fusina di Fanga Shoes (foto Schicchi)

Bruno Riffeser Monti e Lorenzo Fusina di Fanga Shoes (foto Schicchi)

Bologna, 9 novembre 2016 - Fanga shoes, l’idea di due giovanissimi imprenditori bolognesi, Bruno Riffeser Monti e Lorenzo Fusina, è stata presentata con un cocktail esclusivo nella Sala Oro di Palazzo Policardi. Lampadari, alti soffitti e, al centro, tre calzature della collezione Fanga sotto vetro, perché a tutti gli effetti opere d’arte: realizzate a mano da artigiani bolognesi e marchigiani, declinando al futuro la migliore tradizione dei maestri calzaturieri. GUARDA LE FOTO

Più di trecento persone a salutarle, tra imprenditori, artisti, stilisti e atleti. Stefano Mancinelli e Davide Lamma della Fortitudo, Claudio Fenucci e Christoph Winterling del Bologna Calcio, il produttore di Vasco Rossi, Guido Elmi, Serhat Gok (Turkish Airlines), Patrizia Bauer, Giancarlo Tonelli, Giorgia Rapezzi, la famiglia Gazziero, Gianluca Muratori e ovviamente la famiglia Riffeser Monti al completo.

La location è L’Inde Le Palais Men’s Store, in via de’ Foscherari. Lo stesso luogo dove, grazie alla collaborazione con Jato Group dell’imprenditore Jacopo Tonelli, le calzature Fanga saranno vendute. Tra il catering d’eccezione del ‘Re Sole Bistrot’, le bollicine Franciacorta ‘La Montina’ e la musica del dj Antonello Coghe, gli ospiti hanno potuto conoscere il progetto Fanga e i primi modelli esposti. Colori vivaci, pelli ricercate e particolari in oro e altri metalli preziosi, personalizzabili, che le rendono a tutti gli effetti piccole opere d’arte.

Pezzi unici, poiché realizzati su misura. «Da un anno e mezzo lavoriamo a questo progetto – spiegano Bruno Riffeser Monti e Lorenzo Fusina –. Lo abbiamo potuto realizzare grazie all’intraprendenza di Jacopo Tonelli, pioniere di nuovi brand Made in Bo. L’idea è di recuperare e declinare al futuro le antiche tecniche di produzione artigianale, e tra tutti la cucitura a mano su modello Goodyear». Questa l’idea alla base di Fanga. La pratica è arrivata grazie agli artigiani trovati tra le Due Torri e le Marche. Il futuro? «Un atelier a Bologna».

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