Bologna, torna la Fiera del disco usato

Appuntamento sabato 25 e domenica 26 marzo. Caccia alla cassetta dei Gaznevada, e Prince per Versace vale 4mila euro

Record store day: siamo alla quindicesima edizione (Archivio)

Record store day: siamo alla quindicesima edizione (Archivio)

Bologna, 25 marzo 2017 - Ci sono nomi che ricordano la stagione del cinema italiano di genere degli anni ’60 e ’70, quando Roma faceva concorrenza a Hollywood e creava storie di gangster e di poliziotti che avrebbero influenzato l’immaginario visivo di Quentin Tarantino. Quei film, quelli inseguimenti tra guardie e ladri, le rapine, i primi ammiccamenti sexy erano sottolineati da ritmi incalzanti, dal sapore incredibilmente afro-americano, eseguiti da orchestre specializzate i cui dischi sono oggi il vero oggetto di culto per i collezionisti di ogni angolo del mondo. Questi album, decenni dopo, sono tra i protagonisti della Mostra Mercato del disco usato e da collezione, in scena oggi e domani al Palanord (Via Stalingrado 81, dalle 10 alle 19), con la partecipazione di oltre 150 collezionisti italiani e stranieri. Una forma a tratti morbosa di accumulazione che, nonostante si svolga in buona parte in Rete, trova ancora nelle manifestazioni all’aperto come quella bolognese una buona occasione per scovare vinili dimenticati. 
 
Con la produzione  italiana al centro da anni della grande attenzione internazionale. Con opere come quelle, ad esempio del maestro Roberto Pregadio (che i più grandi ricordano come indimenticabile spalla sonora di Corrado nel programma radio La Corrida), il cui nome campeggia nei titoli di coda di film culto come Kriminal e ‘Adolescenza perversa. Dischi che raggiungono e superano la quotazione di 200 euro per vinile. Come accade per le realizzazioni del suo amico e collega Piero Umiliani (nel cui gruppo Pregadio ha suonato a lungo), uno dei nomi che hanno fatto la storia della musica da film italiana. 
 
Chi avesse ancora in casa delle copie, ad esempio, del disco della colonna sonora di I piaceri proibiti, film del 1963, sepolte magari dalle ragnatele in qualche scaffale in cantina, si ritrova un piccolo tesoro che in una mostra mercato come quella bolognese viene normalmente scambiato, se non se lo accaparra prima on line un appassionato giapponese, alla cifra di 600 euro. E, a proposito di Bologna, vanno molto forte anche le produzioni del rock cittadino dei tardi anni 70. E non solo i dischi, La cassetta dell’esordio omonimo dei Gaznevada, gruppo storico di quella scena, uscita nel 1979, non viene venduta per meno di 100 euro, mentre per il loro primo album del 1980, Sick Soundtrack, bastano 50 euro. La caccia è aperta, soprattutto se si ha la speranza di trovare una copia della cassetta The Versace Experience che Prince registrò nel 1995 per una sfilata dello stilista. Il suo costo oggi è di 4.000 euro.
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