Figlio di Erdogan a Bologna, un esposto in Procura

Un imprenditore ha chiesto di indagare su un trasferimento di soldi sospetto

Bilal Erdogan (foto Ansa)

Bilal Erdogan (foto Ansa)

Bologna, 3 dicembre 2015 - Un esposto su Bilal Erdogan è stato presentato in Procura a Bologna. A presentarlo è stato un imprenditore e oppositore politico di Erdogan, attualmente con lo status di rifugiato in un Paese europeo. Nell’esposto, che riguarda il figlio del leader turco che si è trasferito nel capoluogo emiliano da un paio di mesi, si chiede di indagare su eventuali somme di denaro portate in Italia da Bilal Erdogan, in ordine a un eventuale reato di riciclaggio. Il trasferimento in Emilia del figlio del leader, con moglie e figli, era emerso a inizio ottobre e aveva creato polemiche politiche in Turchia: ufficialmente il motivo è la ripresa degli studi alla Johns Hopkins University, un dottorato cominciato nel 2007.

Ma secondo alcune ‘gole profonde’, in particolare l’account twitter antigovernativo ‘Fuat Avn’, Bilal sarebbe volato in Italia a fine settembre «con una grossa somma di denaro» nell’ambito di un presunto «progetto di fuga». Accuse citate nell’esposto dell’imprenditore, che si ritiene vittima con la propria famiglia di un accanimento politico e giudiziario da parte del primo ministro Erdogan: lo Stato avrebbe confiscato le società della famiglia. Nell’esposto, in inglese e in italiano, si parla anche di un’altra vicenda: Bilal Erdogan si sarebbe presentato a Bologna con un folto contingente armato di guardie del corpo, cui non sarebbe stato consentito l’ingresso in Italia da parte delle autorità; in poche ore sarebbe quindi arrivato a questi il conferimento di passaporti diplomatici turchi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro