Bologna, Fresu digiuna per lo ius soli. Attaccato, lancia una gara di insulti

Il jazzista reagisce alle offese degli haters dando vita su Facebook a una sfida ironica: “Votate le vostre preferite”

Paolo Fresu (foto LaPresse)

Paolo Fresu (foto LaPresse)

Bologna, 19 ottobre 2017 – Di fronte agli insulti si può reagire in tanti modi. Paolo Fresu ha scelto l’ironia per sfidare gli haters che lo hanno bersagliato su Facebook. Il casus belli è l’adesione del jazzista sardo allo sciopero della fame promosso per chiedere al Parlamento di approvare la legge sullo ius soli.

“Digiuno che, per 24 ore, attuerò nella giornata del 18 ottobre, a casa mia a Bologna, senza l’assunzione di acqua e cibo”, annunciava qualche giorno sul social network. Il post continuava con le motivazioni del gesto: “Tutto è nato da un appello di oltre 900 insegnanti e educatori su sollecitazione di Eraldo Affinati e Franco Lorenzoni, è un modo per sentirsi parte di un pensiero sociale e culturale condiviso che ha come unico scopo la riflessione e la battaglia sui diritti degli ultimi”. “Non dimentico – proseguiva il musicista – di essere padre di un bimbo che frequenta la scuola pubblica e nella cui classe il 30% dei compagni figli di cittadini non comunitari non gode dei suoi stessi diritti”.

Il post si chiudeva con un avviso: “Verranno cancellati tutti i messaggi di insulti, offensivi e che usano un linguaggio razzista e xenofobo”. Che sono arrivati, eccome. Ma che Fresu ha invece deciso di raccogliere in un elenco beffardo, attribuendo a ciascuno un titolo ironico. Ad esempio, ha definito “affettuoso” il commento di chi si raccomandava di non sciuparsi troppo; “bulimico” l’invito di chi ha scritto “si mangiasse la tromba”; “festoso” questo proposito: “Aspetto di leggere la notizia della sua scomparsa per il digiuno, vado in un ristorante a festeggiare”. Poi ci sono le frasi sulle quali è bene sorvolare.

Il ‘meglio’ compone quello che il jazzista chiama il “Top Postinsultiusoli”. “Abbiamo selezionato alcuni tra i ‘migliori’ messaggi postati in questi giorni sui social a proposito della mia adesione al digiuno per lo ius soli, partecipate anche voi al ‘Top Postinsultiusoli’ e votate i vostri preferiti”, ha scritto ieri su Facebook. Aggiungendo in calce un link per consultare la summa del turpiloquio offensivo: “Cliccateci sopra e buona lettura”.

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