La Funivia di San Luca? Forse tornerà

Idea proposta in commissione Mobilità da Manes Bernardini. L’assessore Priolo: “Progetto da valutare“

La basilica di San Luca sul Colle della Guardia (Foto Schicchi)

La basilica di San Luca sul Colle della Guardia (Foto Schicchi)

Bologna, 9 dicembre 2016- Potrebbe tornare la Funivia di San Luca. Il Comune di Bologna non chiude le porte all‘ipotesi di ripristinare l‘antica funivia tra la città e il santuario della Madonna di San Luca, attiva tra il 1931 e il 1976.

L‘idea, caldeggiata e portata oggi in commissione da Manes Bernardini (Insieme Bologna), fa breccia nel Pd e l‘assessore alla Mobilità, Irene Priolo, si rende disponibile ad avviare uno studio: “Se si può fare perché sta in piedi ambientalmente ed economicamente, è un buon progetto“.

Per Bernardini oggi si presenta “un‘occasione unica“, perché‘ il progetto potrebbe essere legato alla riqualificazione dello stadio Dall‘Ara, visto che ipoteticamente è quella la zona da cui partirebbero le cabine verso San Luca. Del resto, “c‘è la necessità di creare attrattive in quell‘area- sottolinea il civico- e di risolvere il problema logistico dell‘accesso alla basilica“, riducendo il traffico creato dagli autobus che si arrampicano lungo i tornanti “come se fossero sullo Stelvio“. Sarebbe questa “la ciliegina sulla torta del progetto di recupero dell‘intera area“, aggiunge Bernardini, sottolineando che “oggi i costi sarebbero sicuramente minori rispetto al passato“.

L‘idea fa decisamente sognare Piero Ingenni, appassionato della storia della funivia e anche collezionista: è sua, spiega in commissione, la cabina numero 1 che la scorsa estate è stata esposta al Parco Nord durante la Festa dell‘Unita‘. “Spero che da parte della città possa esserci un‘idea e un progetto“, afferma Ingenni, anche per ridare slancio ad una collina oggi “un po’ dimenticata“, visto che oggi chi va da quelle parti “non trova una panchina, una fontana o un bar“.

La stessa passione è condivisa da Alfonso Ropa, portavoce di un comitato che nel tempo “ha raccolto migliaia di firme” per sostenere il ritorno della funivia. Oggi il continuo passaggio di bus “blocca il traffico” e “la strada è sempre rotta”, afferma Ropa, certo che la funivia potrebbe contare su molti utenti: per fare un esempio, lo scorso 13 agosto il comitato ha calcolato l’accesso a San Luca da parte di 5.000 persone. Ropa sfodera anche una sorta di studio di fattibilità economica: “In nove anni e quattro mesi l’investimento si ripaga e ci sono già dei privati disponibili”. Dai banchi di Fi, per il capogruppo Marco Lisei il progetto è “suggestivo” e “bollarlo preventivamente come non economicamente sostenibile sarebbe pregiudiziale”.

Ma anche nel Pd c’è chi parla di progetto “bellissimo” e “di valore per la citta’”, come fa Elena Leti, “assolutamente” favorevole al ripristino della funivia: “Abbiamo anche la tassa di soggiorno, perché non dedicarne una piccola percentuale a questo progetto?”.

Sempre dal Pd, però, Roberto Fattori (ex presidente proprio del quartiere in questione, il Saragozza) ricorda che la funivia chiuse perche’ “la società era sempre stata in perdita”. I passeggeri “magari erano anche numerosi, ma il costo del biglietto- sottolinea sempre Fattori- fu sempre molto basso perché era considerato una specie di servizio pubblico”. Il progetto si rivelò “un baratro per chi ci aveva messo i capitali”, aggiunge il capogruppo dem Claudio Mazzanti.

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