Pianoro, ladro solitario devasta centro estetico

L’amarezza della titolare Michela Barbagallo: "Il bottino? Soltanto un tablet"

NEL MIRINO A sinistra, la devastazione nel locale. Il bandito ‘avvistato’ dalle telecamere

NEL MIRINO A sinistra, la devastazione nel locale. Il bandito ‘avvistato’ dalle telecamere

Pianoro (Bologna), 21 febbraio 2017 - "Avrei attaccato le vetrate con la carta gommata pur di aprire il negozio. E’ il mio modo di non darla vinta a chi ha rovinato il mio centro estetico». E’ determinata ad andare avanti Michela Barbagallo titolare del centro estetico di via Levi 2/2 che, nella serata di sabato, ha subito la violenza di un furto a cui si sono aggiunti atti di grave ed incredibile teppismo.

E’ impressionante lo scempio alle attrezzature all’interno del centro di benessere verificatosi poco prima delle 21. Dalla ricostruzione dei fatti, denunciati alla locale caserma dei carabinieri anche grazie alla testimonianza di un giovane residente dello stabile in cui si trova la struttura di benessere, un notevole rumore ha contrassegnato la «spaccata». Risulta inoltre che un’anziana signora, poco dopo le 21, abbia visto un individuo allontanarsi velocemente dal porticato in cui, vicino al centro estetico, si trova anche un negozio di parrucchiere anch’esso visitato dal malvivente. A supporto dell’ipotesi di una sola persona anche le immagini ricostruite nella mattinata di ieri da una telecamera di sorveglianza al vaglio delle indagini dei carabinieri. Se non è stato possibile contattare i proprietari del negozio di parrucchieri che non risiedono a Pianoro per Michela Barbagallo i danni subiti, oltre al costo del ripristino della vetrina, si «limitano» al furto di un tablet.

«A fine giornata non lascio danaro in cassa – spiega la 44enne commerciante che dal 2000 risiede a Pianoro – anche se ormai gli incassi sono quasi tutti con bancomat o carta di credito.». A Michela Barbagallo, che fa parte del direttivo del Comitato Commercianti di Pianoro, è giunta la solidarietà della neo- presidente Silvia Benaglia e di tanti colleghi che ricordano come le imprese dei «soliti ignoti» siano purtroppo all’ordine del giorno, sia nel tessuto commerciale che nelle abitazioni civili. Resta comunque attivo il coinvolgimento della popolazione locale che, anche attraverso la rete, ha realizzato una serie di contatti che servono a segnalare alle forze dell’ordine le eventuali presenze sospette sul territorio.

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