Bologna, furto in casa, preso un migrante

Il diciottenne era arrivato da appena un paio di giorni all’Hub di via Mattei

Ieri all’Hub di via Mattei sono arrivati altri 100 profughi

Ieri all’Hub di via Mattei sono arrivati altri 100 profughi

Bologna, 17 luglio 2017 - E' stato capace di farsi arrestare prima ancora di riuscire ad ambientarsi all’Hub. In manette, per furto in appartamento, è finito l’altra notte un diciottenne originario della Guinea, appena sbarcato sulle coste del sud e arrivato in bus all’ex Cie di via Mattei, per lo smistamento nei centri d’accoglienza della regione, appena un paio di giorni fa.

Il migrante, ospite dell’Hub, ha scelto per entrare in azione, intorno alle 3 della notte tra sabato e domenica, un appartamento al piano ammezzato proprio nei pressi della struttura, nella stessa via Mattei. È entrato dalla finestra ed ha afferrato due cellulari, che il padrone di casa aveva appoggiato sul comodino. Deve aver fatto rumore, però, perché uno dei due inquilini (nell’abitazione vivono due cugini senegalesi di 22 anni) si è svegliato.

Si è guardato intorno e, ai piedi del letto, ha notato il ragazzo, con in mano i due telefonini appena rubati. Il ladruncolo ha immediantamente ripreso la via da cui era entrato, tentando una fuga per i campi che affacciano sulla strada. I due cugini, però, si sono messi all’inseguimento, contattando anche il 113. Lo hanno raggiunto in mezzo alla campagna e la polizia, intanto arrivata, gli ha stretto le manette ai polsi, per furto aggravato in abitazione. Questa mattina alle 9,30 dovrà comparire di fronte al giudice, per la direttissima.

"È necessario – ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami – che le cooperative che hanno in gestione l’Hub si occupino anche di controllare le condotte dei loro ospiti, per evitare il ripertersi di situazioni come quella dell’altra notte o il consolidarsi di quella che è ormai la quotidianità in Montagnola". "C'è qualcosa che non va – interviene anche Lucia Borgonzoni della Lega –. All’Hub manca il minimo controllo: è necessario approfondire le dinamiche, sicuramente poco rassicuranti, che trovano spazio all’ex Cie, dove la criminalità organizzata fa selezione del ‘personale’. Il protagonista di questa vicenda, probabilmente, è un delinquente comune: ma sarebbe il caso che, vista la prontezza a delinquere dimostrata, decada altrettanto velocemente la possibilità che gli venga concesso un qualunque status". Ieri, intanto, all’Hub sono arrivati altri bus con un centinaio di migranti provenienti da Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.

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