G7 Ambiente a Bologna. Sicurezza su misura, “ma non ci saranno ‘zone rosse’”

Il prefetto Piantedosi: “Massima prevenzione antiterrorismo”

Sicurezza in Piazza Maggiore

Sicurezza in Piazza Maggiore

Bologna, 1 giugno 2017 - “Non sarà un vertice blindato». Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente, conferma l’intenzione di «interferire al minimo» con la vita della città nei due giorni del G7 Ambiente, l’11 e 12 giugno. «Non ci saranno ‘zone rosse’», conferma all’agenzia Dire il prefetto Matteo Piantedosi, al termine del vertice sulla sicurezza in vista del G7 che si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura.

Non c’è allarme. Ma l’attenzione, va da sé, è massima. Non preoccupa, al momento, la minaccia di contromanifestazioni di collettivi e antagonisti. Anche se la situazione viene monitorata giorno per giorno. Ma il clima internazionale richiede che «semplicemente, ci siano luoghi in cui la prevenzione antiterrorismo sarà particolarmente attenta, vista la presenza di delegazioni straniere molto importanti», spiega il prefetto.

Com’è noto, i ministri e le delegazioni straniere saranno ospitati in una location decentrata: il Savoia Hotel Regency, in via del Pilastro – dove si terranno anche i lavori del summit – più semplice da mettere in sicurezza rispetto ad alternative nel centro storico.

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L’unica ‘puntata’ nel cuore della città sarà domenica 11 sera, per la cena di gala organizzata (e confermata) a Palazzo Re Enzo. Quel giorno, per qualche ora, qualche disagio sarà da mettere in conto, a partire da possibili limitazioni alla circolazione.

Non si sa ancora quanti uomini delle forze dell’ordine saranno schierati a vegliare sul vertice. «Quella di Bologna è una grande area metropolitana in cui si svolgono anche più eventi importanti in contemporanea, quindi parlare di cifre sarebbe come ‘dare i numeri al lotto’», commenta il prefetto.

Al momento, al ministero dell’Interno è stata chiesta la disponibilità di mille uomini. Numero ritenuto idoneo per garantire una sicurezza che, in alcuni casi, andrà anche tarata sulle richieste specifiche avanzate dai singoli Paesi. Di certo, la delegazione degli Stati Uniti viaggerà con un proprio nutrito nucleo di agenti.

Il vertice sulla sicurezza di ieri è stata l’occasione per fare il punto sui vari momenti in cui si snoderà la manifestazione. «Ovviamente – spiega Piantedosi – il tema principale e’ stato quello dei dispositivi di sicurezza, che saranno tarati sulla normalità delle misure che di questi tempi si predispongono in una cornice di prevenzione antiterrorismo». Quanto possibili cortei di protesta, il prefetto assicura che «il problema di garantire l’agibilitò a chi intende manifestare contro il G7 non si pone perché, come ha detto anche il ministro, quella dell’11 e 12 giugno sarà una manifestazione aperta al contributo di tutti. Quindi per noi non c’è nulla da mettere in campo ‘contro’ chi vuole manifestare».

«Io sinceramente invito tutti a riflettere – aggiunge Galletti – anche coloro che dovessero avere intenzione di venire a Bologna a manifestare: ma su cosa? È un G7 blindato? Facciamo ottanta eventi aperti a tutti, abbiamo degli spazi dove ognuno può parlare, e io sono pronto ad ascoltare tutti. Non è un G7 blindato, ma aperto, l’abbiamo ideato così». A Bologna tutti devono poter manifestare il loro pensiero. È il monito del sindaco Virginio Merola. «Sappiamo già che c’è chi vorrà manifestare le proprie idee. Vorrei che fosse compresa da tutti la nostra tradizione di manifestazione libera del pensiero. Vorrei che la secolare tradizione di Bologna, città del dialogo e della libera manifestazione del pensiero, fosse rispettata da tutti».

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