A1, galleria Santa Lucia finita a giugno 2019

La talpa più grande d'Europa scaverà da febbraio i 7 chilometri subito dopo la variante di valico, oggi imbuto tra nord e sud dell'Italia

L'area di servizio di Badia sulla variante di valico

L'area di servizio di Badia sulla variante di valico

Bologna, 17 novembre 2016 - Inizierà a lavorare a febbraio la talpa Santa Lucia, la fresa più grande d'Europa che si prepara a scavare l'omonima galleria a Barberino del Mugello, al ritmo di dieci metri al giorno (nelle previsioni). Tunnel di sette chilometri nel potenziamento dell'A1 fino a Firenze Nord. Lavori in house - che non hanno avuto bisogno di gare ad evidenza pubblica - affidati alla Pavimental. Oggi quel punto dell'Appennino è la vera strozzatura tra il nord e il sud d'Italia, come aveva già previsto il premier Renzi a Natale, inaugurando il raddoppio più sospirato d'Europa.

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La fresa, acquistata dalla Pavimental in Germania, è costata sui 40-45 milioni. E' stata trasportata a pezzi nell'ultimo fine settimana. Itinerario complesso dal porto di Ravenna. Autostrade chiuse e verifiche su 220 opere lungo il tragitto, considerato il peso delle componenti, il cuscinetto da solo vale 330 tonnellate. Che diventeranno 4.800, una volta montata, mentre il diametro si avvicina ai sedici metri. Santa Lucia ha mandato in soffitta Martina, all'epoca la talpa più grande del mondo, costata 65 milioni e acquistata dalla Toto per lo scavo della galleria Sparvo, oggi  desolatamente stoccata in quindici container all'Interporto di Bologna. Ma quando finiranno i lavori della galleria a Barberino? I tecnici azzardano una previsione al patto che resti anonima: giugno 2019. Salvo imprevisti. Intanto si avvia a conclusione il cantiere dell'area di servizio Badia, a Castiglione dei Pepoli, nel cuore della variante. (video)

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