Bologna, notte di Halloween, dalla bara spuntano le bottiglie

Ennesima notte infernale per i residenti della zona universitaria

Il carrello della spesa è stato trosformato in una bara che nasconde le birre (Foto Schicchi)

Il carrello della spesa è stato trosformato in una bara che nasconde le birre (Foto Schicchi)

Bologna, 2 novembre 2017 - Una bara viene spinta lungo via Petroni da due ragazzi. Ad accompagnarne il passaggio, però, non c’è una marcia funebre, ma il vociare insistente dei tantissimi ragazzi che come ogni anno affollano la zona Universitaria per la notte di Halloween (FOTO). A un tratto, poi, la bara si ferma. Un ragazzo si avvicina la scoperchia letteralmente e ne prende alcune birre per continuare la serata.

Quello che in realtà è un carrello della spesa, coperto da stoffa viola e un cartone con sopra disegnata una croce, diventa subito l’attrazione della serata e la scritta sotto la croce non potrebbe essere più eloquente: "Metti una boccia e bevi con noi". Un’iniziativa che riporta subito alla mente il venditore abusivo di birra che lo scorso anno in piazza Verdi ha portato un asse da stiro per creare un mini bar improvvisato. Tutto intorno, intanto, la movida selvaggia va avanti.

Le auto in via Petroni fanno fatica a passare e in strada si crea immeditamente un carosello di automobilisti infuriati che quando provano a suonare il clacson o ad accelerare leggermente vengono presi di mira dai ragazzi che li insultano o colpiscono a manate il cofano e le portiere delle macchine. A dettare il ritmo della notte infernale di Halloween, invece, irrompe deciso il suono dei bonghi che, come praticamente ormai da anni, porta in piazza Verdi tantissimi ragazzi che fino a tarda notte si scatenano, incuranti di chi in quelle strade ci vive e magari vorrebbe anche dormire. All’una di notte le saracinesche dei locali di via Petroni si abbassano, ma i ragazzi sanno bene che gli alcolici si trovano facilmente e a buon prezzo dai venditori abusivi.

Gli ambulanti, veri padroni di piazza Verdi, in compagnia degli spacciatori, appostati lungo via Zamboni all’angolo con via del Guasto e piazza Rossini, fanno affari d’oro e si innervosiscono se qualcuno li fotografa o li riprende con il cellulare. Polizia, municipale e carabinieri, intanto presidiano Largo Respighi, ma nessuno, neanche alle 2 di notte, interviene per fare in modo che i bonghi smettano di suonare e che gli schiamazzi si riducano, permettendo ai residenti di riposare.

La municipale, in realtà, effettua anche dei controlli nei locali della zona Universitaria e di via del Pratello, ma non viene staccato nessun verbale, perché tutto viene trovato in ordine, tanto che anche il Cucchiaio d’Oro di via Petroni, per cui il sindaco Virginio Merola ha imposto l’obbligo di chiusura alle 19, ha abbassato la saracinesca per tempo.

Alle 4, allora, tra vetri rotti e spazzatura i ragazzi che sono a fare festa da ore collassano sotto i portici del Comunale e in strada, ormai insensibili al freddo pungente di novembre, in attesa di svegliarsi con i primi raggi del sole del mattino. In tanti, probabilmente, non ricorderanno nulla di quanto accaduto durante i festeggiamenti selvaggi della notte appena trascorsa, se non per i postumi di una bevuta di troppo.

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