Bologna, il misterioso ibis sacro fa tappa nella Bassa / FOTO

Coppia fotografata a Medicina, le immagini diventano virali. Gli scatti suggestivi di Giuliano Gardenghi scatenano la curiosità

La coppia di ibis in una foto di Giuliano Gardenghi

La coppia di ibis in una foto di Giuliano Gardenghi

Medicina (Bologna), 19 gennaio 2017 - Incontri ravvicinati nel deserto rosso tanto caro a Michelangelo Antonioni. E che un Ibis spunti nell’orizzonte silenzioso della campagna intorno a Medicina non è certo cosa comune.

Una sorta di oggetto non identificato perché se gli aironi sono di casa nelle oasi un tempo saline, non altrettanto si può dire per una specie che i libri di scuola hanno contribuito a farci associare ai faraoni dell’Egitto. Per giorni si sono rincorse stravaganti versioni, alcune romantiche, altre di un realismo spietato associando la presenza a devastanti cambiamenti climatici, ma anche a presunti collezionisti di volatili esotici che per qualche arcano motivo hanno aperto le gabbie.

Di certo a rendere la materia, di solito snobbata, di interesse pubblico hanno contribuito le splendide immagini di Giuliano Gardenghi che hanno stupito i locali ma anche raccolto i consensi di chi il fotografo lo fa per mestiere. Oggi tutti scattano foto, ma solo pochi possiedono quel dono che Roland Barthes associava alla capacità di cogliere l’attimo (quello che nei suoi saggi definiva punctum) risaltando particolari che raccontano più di mille parole. Bisogna essere artisti per riuscire: Giuliano Gardenghi, da quando ha messo da parte la batteria che ha suonato per una vita attraversando l’Italia in lungo e in largo, ha riversato la straripante creatività sull’arte del fotografare. Le sue immagini raccontano per lo più la sua terra, quella Medicina dalla quale nessun nativo riesce a staccarsi. Nei suoi pellegrinaggi attraverso la campagna ha scoperto gli Ibis e l’esotico, si sa, attira. Ma il meglio lo esprime nella quotidiana bellezza che lo circonda e che immortala con un clic. Basta verificare su Facebook per rendersene conto.

 

L'esperto: "Ecco perché gli ibis sono a Medicina"

«È il ghiaccio il responsabile dei recenti avvistamenti di Ibis nel comune di Medicina».Questa la spiegazione scientifica di Mauro Delogu, ricercatore a veterinaria dell’Alma Mater. L’Ibis Sacro è una specie legata all’ambiente acquatico. «In questi giorni di gran gelo - spiega Delogu -, dove anche le valli diventano lande ghiacciate, per poter mangiare hanno bisogno di acque un po’ più calde».

Le condizioni climatiche hanno perciò costretto gli Ibis a spostamenti casuali verso sud in cerca cibo: piccoli pesci, invertebrati. «Ecco quindi che - conclude Delogu - questo uccello compare anche in aree dove normalmente non si vede quasi mai. Con il ritorno del bel tempo voleranno verso nord per la nidificazione».

L’Ibis Sacro, specie tipica dell’Africa sub sahariana, si è riprodotta con successo in diversi paesi europei; tra questi troviamo l’Italia dove questa specie è presente in Piemonte (nel vercellese), in Sicilia e anche nel Parco del delta del Po.

 

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