Bologna, Igor ha 10 alias. In Serbia è ricercato per rapina con violenza sessuale

Gli inquirenti fanno chiarezza sulla vera identità del 40enne, ricercato per gli omicidi del barista Davide Fabbri a Budrio e della guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggiore

Bologna, Igor ha 10 alias. In Serbia è ricercato per rapina con violenza sessuale

Bologna, Igor ha 10 alias. In Serbia è ricercato per rapina con violenza sessuale

Molinella (Bologna), 10 aprile 2017 - Sulla vera identità di Igor Vaclavic, a cui è stato attribuito un codice Interpol a cui sono associati alcuni dati per l'identificazione, gli inquirenti stanno facendo chiarezza in queste ore. Il suo vero nome sarebbe Ezechiele Norbert Feher ma questo è solo uno dei dieci alias (almeno) che si è costruito negli anni. Le ultime notizie sul 40enne, ricercato per gli omicidi del barista Davide Fabbri a Budrio e della guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggiore, arrivano direttamente dal comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, giunto nella caserma di Molinella per fare il punto sulle indagini. L'uomo sarebbe serbo ed è “ricercato nel suo Paese per rapina con violenza sessuale” afferma il comandante.

VIDEO / Caccia a Igor, Del Sette: "Massimo impegno per catturarlo"

E ora l'obiettivo dei carabinieri e delle forze speciali in azione (“dal gruppo di intervento speciale ai paracadutisti, dai carabinieri cacciatori di Calabria, specialisti nella ricerca di latitanti, ai carabinieri della compagnia di intervento operativo, alle squadre di supporto operativo antiterrorismo”), è quello di trovare Igor. Il comandante Del Sette ha ribadito: “Faremo tutto il possibile per catturarlo e così impedire che possa ulteriormente nuocere alla popolazione”.

E proprio tra la popolazione della Bassa si sta diffondendo una vera e propria psicosi. La gente ha paura, come conferma il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, che parla di “spaesamento”. “Siamo di fronte a una situazione nuova, che non ha precedenti sul territorio – dice -. Una caccia all'uomo gigantesca”.

Anche dagli uffici da Ferrara arriva lo stesso imperativo categorico: “Bisogna trovarlo” ripete il procuratore Bruno Cherchi il quale conferma gli atti adottati a carico di Igor Vaclavic, indicato di nazionalità russa nel fascicolo sull'omicidio avvenuto l'8 aprile a Portomaggiore.

L'altra identità di Igor, quella di Ezechiele Norbert Feher, risulta invece nel fascicolo della procura di Bologna sull'omicidio del 1 aprile alla Riccardina di Budrio. E l'iscrizione nel registro degli indagati a Bologna, con il conseguente fermo emesso dal pm Marco Forte, si basa su riconoscimenti fotografici di testimoni che lo avevano visto a volto scoperto poco prima dell'omicidio di Budrio, la sera del 1 aprile. Risale, invece, alla sera dell'omicidio di Portomaggiore il ritrovamento del materiale, già repertato, nel Fiorino abbandonato dall'indagato: una bici, un giubbotto e altri indumenti e pure tracce di sangue che potranno essere  raffrontate con il profilo di Dna già isolato dal sangue trovato fuori dal bar di Budrio. Quella sera, come precisa il comandante Del Sette, Ezechiele è stato speronato da una pattuglia dei carabinieri ed è fuggito per i campi, "ma posso escludere che vi siano stati conflitti a fuoco durante la fuga, nessuno ha sparato".

Tornando all'identità del ricercato, Ezechiele è il nome che compare nei profili social del killer della Bassa, lo stesso con cui il 40enne ricercato voleva essere chiamato nel carcere dell'Arginone a Ferrara. E proprio del periodo in carcere a don Antonio, il cappellano (che tra l'altro figura in una delle foto postate da Igor sul suo profilo Facebook), resta un ricordo. Lo sguardo di Igor. In quegli occhi, dice, “non si vedeva nulla”.

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