Baricella, incendio vicino alla chiesa del Corniolo

Salvi gli affreschi del ’400, anneriti i muri esterni del tempio

Squadre dei vigili del fuoco a San Gabriele di Baricella impegnati a spegnere il rogo

Squadre dei vigili del fuoco a San Gabriele di Baricella impegnati a spegnere il rogo

Baricella (Bologna), 27 aprile 2017 - È stato un passante in bicicletta a dare l’allarme dopo che ha notato il fumo uscire dal capanno dietro alla chiesa del Corniolo, a San Gabriele di Baricella. L’incendio, scoppiato intorno alle 11 a causa di materiale infiammabile, era già attivo forse da un’ora. Sono stati momenti di apprensione per i parrocchiani: per fortuna i vigili del fuoco, sul posto con due mezzi, in pochi minuti sono riusciti a circoscrivere il rogo mettendo in sicurezza la zona. I danni sono limitati al magazzino e a un terreno dietro alla chiesa. Il fumo ha soltanto un po’ annerito le pareti del tempio che accoglie i preziosi affreschi del pittore del ’400 Cristoforo di Benedetto, allievo del Carracci. I vigili del fuoco non escludono nessuna ipotesi, anche che il rogo possa essere doloso, ma al momento non sono state trovate tracce che confermerebbero questa ipotesi.

Resta però misteriosa la causa che avrebbe fatto divampare le fiamme all’improvviso. I pompieri hanno delimitato l’area intorno alla chiesa per effettuare i rilievi ed evitare pericoli per la struttura: si tratta di una delle chiese più antiche della Bassa, spesso meta di studiosi e critici d’arte. Sul posto, come da prassi, sono intervenuti i carabinieri di Baricella e della compagnia di Molinella. I militari hanno sentito i residenti che abitano nelle vicinanze: volevano capire se avessero visto allontanarsi qualcuno dopo che sono divampate le fiamme. Nessuno dei residenti, però, si è accorto di persone sospette. Quindi, per ora, l’ipotesi dell’incidente resta quella preponderante.

I carabinieri da tempo tengono sotto osservazione la chiesa per evitare razzie. Tre anni fa, infatti, ci fu un furto di diversi candelabri in ottone, alcuni quadri e soprattutto una pala d’ altare raffigurante l’Assunta, risalente ai primi anni del Cinquecento. Dopo l’incendio, i carabinieri hanno controllato la chiesa e non hanno riscontrato alcuna sparizione di opere e oggetti d’arte. Vicino al tempio c’è un porcilaia e altre attività che sono state messe in sicurezza durante le operazioni di spegnimento.

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