Bologna, caccia al killer di Budrio. Trovate tracce fresche di ‘Igor’

Blitz in un caseggiato di Marmorta. I cani fanno fiutato il passaggio recente del super-ricercato

Anche il fiuto dei cani molecolari a caccia di Igor (Businesspress)

Anche il fiuto dei cani molecolari a caccia di Igor (Businesspress)

Bologna, 19 aprile 2017 – Una nuova conferma che Igor-Norbert è ancora nella ‘zona rossa’, anzi rossissima. Nel tardo pomeriggio si è svolto un blitz in un caseggiato abitato in cui vivono italiani e stranieri a Marmorta, frazione di Molinella, nella zona in cui da giorni è in corso la caccia a Norbert Feher, serbo di 36 anni accusato di duplice omicidio: ha freddato con un colpo il barista Davide Fabbri e sparato alla guardia ecologica volontaria Valerio Verri.

Le ricerche sono tra le province di Bologna e Ferrara, coordinate dai carabinieri di Molinella. Nel casolare – anche grazie al fiuto dei cani molecolari – sarebbe stata trovata una traccia ritenuta utile, forse di un passaggio recente dello straniero latitante. Da ormai settimane, gli investigatori stanno passando al setaccio l'area di circa 40 chilometri quadrati, cercando anche eventuali complicità.

INDAGINI / Rogatoria in Serbia per interrogare madre e fratelli di Igor-Norbert

Via Fiume Vecchio, strada che collega Molinella e Marmorta è stata chiusa al traffico, mentre i militari con mimetiche e mitra hanno ispezionato la casa. I cani avrebbero seguito una scia nei campi. Poi nell'abitazione è entrato personale del Ris, per rilievi e per repertare materiale. E da Bologna è arrivato anche il pm titolare dell’indagine, Marco Forte. Non è la prima volta, in questi giorni di ricerche, che i cani fiutano piste promettenti. Le ricerche proseguono nella notte. 

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Proprio oggi, il sindaco di Budrio, Giulio Pierini, aveva commentato il trascorrere dei giorni di caccia. «Speravamo in una cattura in tempi più brevi? Sì, lo speravano tutti. Lo sperava la famiglia Fabbri, la nostra popolazione. In questo momento la tensione non è nel nostro territorio, è in territori vicini con i quali siamo molto solidali perché sappiamo cosa vuol dire vivere in queste giornate di tensione. Speravamo avvenisse prima, confidiamo avvenga il prima possibile.Comunque c’è un grande sforzo che è in corso - ha aggiunto Pierini - e noi dobbiamo fare la nostra parte... Essere comunità, stare insieme e rispettare le regole e le istituzioni. Ma, allo stesso tempo, chiedere maggiore fermezza da parte della giustizia italiana, maggiore certezza degli iter di espulsione. Perché le persone vanno identificate ed espulse quando necessario come sarebbe stato in questo caso. E quindi su questo continuiamo a batterci ma senza richiamare un’idea di giustizia fai da te». 

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