Bologna, caccia al killer di Budrio. Sotto la lente le utenze telefoniche

Attesa per gli esiti degli esami dei Ris su nuovi punti dove sono state trovate tracce del 36enne serbo

Bologna, Igor ha 10 alias. In Serbia è ricercato per rapina con violenza sessuale

Bologna, Igor ha 10 alias. In Serbia è ricercato per rapina con violenza sessuale

Medicina (Bologna), 16 aprile 2017 – Le piste battute dal killer aumentano. Dalle iniziali tre subito intercettate dai cani molecolari la settimana scorsa, ora il numero potrebbe aumentare. Sono stati, infatti, repertati nuovi elementi che potrebbero ricondurre a Norbert Feher, alias Igor Vaclavic. E in punti finora mai evidenziati prima. Ma la risposta finale è attesa solo per domani, quando il Ris si esprimerà sugli oggetti raccolti e inviati a Parma in questo fine settimana. 

Igor, si indaga sulla rete di complicità / VIDEO e FOTO

L'ottavo giorno di ricerche si è chiuso fino adesso senza la cattura del serbo, 36enne, accusato dell'omicidio del barista Davide Fabbri alla Riccardina e della guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggiore.

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I corpi speciali dell'Arma coordinati dal pm Marco Forte sono convinti che 'Igor' si nasconda ancora nella zona rossa, individuata tra Marmorta di Molinella e Campotto (Ferrara). Ma a questo punto si è diffuso il convincimento che riesca a nascondersi con l'aiuto di qualcuno. Come del resto deve aver goduto dell'appoggio di conoscenti dal 2015 a oggi quando, sospettato di aver commesso nuove rapine dopo la scarcerazione, le forze dell'ordine non riuscivano a trovarlo pur orbitando lui ancora nel ferrarese, come dimostrano i suoi selfie sui social network.

Sul fronte delle indagini, massimo riserbo degli inquirenti sulla pista dei complici. Sotto la lente ci sono utenze telefoniche che potrebbero essere attribuite a Feher, diverse nel giro anche di pochi giorni. E sotto monitoraggio restano comunque tutte le conoscenze nella zona del bolognese, ferrarese e ravennate con cui Igor è venuto in contatto da quando è in Italia.

 

 

La procura di Ferrara che indaga sull'omicidio della guardia ha intanto già acquisito la testimonianza del sopravvissuto Marco Ravaglia, guardia provinciale, scampato alla sparatoria. Sentito dai carabinieri al Bufalini dopo giorni di coma farmacologico ha confermato la ricostruzione iniziale degli inquirenti. Vistosi fermare alla guida del Fiorino, Feher ha aperto subito il fuoco esplodendo cinque colpi di pistola di cui quattro andati a segno.

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