Bologna, 18 aprile 2017 - La pioggia e la grandine non aiutano le ricerche di Igor-Norbert, il killer di Budrio e Portomaggiore. Ma allo stesso tempo le condizioni climatiche difficili degli ultimi due giorni possono mettere ancora di più alla prova l’uomo, braccato ormai da dieci giorni da centinaia di uomini delle forze dell'ordine.
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La pioggia può essere un problema perché cancella le scie fiutate dai cani molecolari tra le paludi, ma allo stesso tempo renderà più leggibili sul terreno i segni recenti del passaggio dell’uomo in fuga tra paludi, acquitrini, dedali di canali e casolari abbandonati: gli investigatori sono infatti convinti che Feher si trovi ancora nella ‘zona rossa', 40 km quadrati tra le oasi di Campotto e Marmorta. Sempre nell’ipotesi che sia ancora lì, il ricercato potrebbe essere inoltre messo a dura prova dall’abbassarsi delle temperature.
Ricercato per gli omicidi del barista di Budrio, e della guardia volontaria, è il serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic ‘inchiodato’, sul fronte investigativo, dalle impronte e dal dna estrapolato nel corso delle indagini.
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