Killer di Budrio, i 'turisti dell’orrore’ fanno i selfie a Molinella

Selfie nei luoghi di Igor. La rabbia del sindaco Mantovani: "Non vogliamo queste persone"

Igor Vaclavic

Igor Vaclavic

Molinella (Bologna), 27 aprile 2017 - Il rischio di incontrare il killer nelle campagne tra Molinella, Budrio e il Ferrarese non frena i ‘turisti dell’orrore’. Anche la Bassa, infatti, a causa del criminale serbo Norbert Feher, accusato di tre delitti, diventa meta dello squallido pellegrinaggio che piace tanto a una parte di italiani, come avvenne ad Avetrana. Con il cellulare in mano, i ‘turisti’ ogni giorno vanno alla caccia degli scenari in cui si sono verificati gli avvistamenti di Norbert, alias Igor il ‘russo’: in altre parole diventano appetibili quei ‘set’ naturali che hanno contrassegnato gli agguati del killer. Molinella più che Budrio rischia di diventare famosa come Cogne o, appunto, Avetrana. I carabinieri hanno dovuto allontanare più volte i curiosi che intralciavano le ricerche o si mettevano a scattare foto davanti ai casolari ispezionati.

Cosa sapiiamo finora di Igor-Norbert

«Il turismo dell’orrore lo avevamo già visto un anno fa – spiega il sindaco Dario Mantovani – quando Liliana Bartolini fu uccisa dal marito nella frazione Miravalle. Come allora, però, dico a gran voce‘basta. Purtroppo il fenomeno continua a Molinella con il criminale serbo: vediamo gente che si ferma e fotografare, per poi ripartire. Non si scherza su certe cose»

Sono in molti a fare i selfie?

«Sono tanti e, in ogni caso, per noi sono sempre troppi. Molinella è un territorio che in un mese ha raddoppiato i suoi abitanti».

In che senso?

«Abbiamo oltre mille carabinieri e paracadutisti che presidiano il territorio. E poi ci sono i giornalisti che hanno preso d’assalto il paese. In una cittadina questi numeri si avvertono subito. Ma l’ indotto di cui faremo sicuramente a meno è quello generato da quei ‘turisti’».

Ci sono benefici per le attività grazie al turismo dell’orrore?

«Non credo che chi visiti Molinella perché desideroso di intravedere lo sfondo del crimine, si fermi per consumare nei ristoranti o fare acquisti nei negozi. Questo non ci interessa. Molinella non ha bisogno di queste persone».

E allora cosa vi interessa?

«Sostenere e essere dalle parte delle forze dell’ordine affinché prendano al più presto il killer. L’impegno è considerevole: lo vediamo dallo spiegamento di forze».

Si parla di un piccolo esercito...

«Già, al punto che non ci sono abbastanza alloggi per tutti. I carabinieri ne stanno cercando altri nel Ferrarese. Arrivano da tutte le parti d’Italia e ormai per noi è normale vederli passeggiare in paese».

Cosa le fa capire che i ‘turisti’ raggiungano Molinella solo per avvistare Igor?

«Lo vediamo anche dal profilo Facebook del Comune di Molinella che viene usato da molti per ‘geocalizzare’ sui social le foto che hanno scattato nel nostro paese. Il flusso di immagini e post è notevole. I curiosi non si fermano davanti a nulla»

Hanno infastidito i militari durante le ricerche?

«So che in molti hanno cercato di raggiungere anche di notte le zone dove i carabinieri concentravano le loro ispezioni. Questo ovviamente è molto sbagliato. Lasciamo lavorare in pace le forze dell’ordine. Dobbiamo avere fiducia in loro. Noi come amministrazione siamo sempre in contatto con i militari».

Ci sono novità?

«Le ricerche continuano senza sosta, soprattutto nel Ferrarese. Dopo che sono state setacciate palmo a palmo le nostre zone. Vorrei poi sottolineare che serve soltanto tranquillità ed equilibrio».

Ovvero?

«Non stiamo vivendo un incubo come molti cercano di raccontare. A Molinella la gente non ha cambiato le sue abitudini. E’ quello che ci hanno detto di fare i carabinieri».

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