Bologna, sabato la manifestazione di Làbas in pieno centro

Ritrovo alle 15, ecco dove passerà in corteo. Il collettivo: "Sarà un evento felice, no a un clima di paura"

Collettivo Làbas, sabato 9 la manifestazione in centro a Bologna (foto Dire)

Collettivo Làbas, sabato 9 la manifestazione in centro a Bologna (foto Dire)

Bologna, 6 settembre 2017 -  Le strade del centro storico e del quartiere Santo Stefano, in cui si trova l'ex caserma Masini, saranno teatro sabato della manifestazione 'Riapriamo Làbas'. Il percorso, delineato questa mattina in un incontro tra una delegazione del collettivo e i rappresentanti delle forze dell'ordine, a cui sono state apportate alcune modifiche, non meglio precisate rispetto alla proposta originaria degli organizzatori, si snoderà proprio lungo alcune delle strade principali della città come via Rizzoli, Strada Maggiore e via Santo Stefano.

Dopo il ritrovo previsto per le 15 in piazza XX Settembre il corteo dovrebbe percorrere via Indipendenza, via Rizzoli e Strada Maggiore. A quel punto, la manifestazione dovrebbe attraversare un tratto dei viali e riportarsi verso il centro passando per via Santo Stefano e via Farini, per poi concludersi al parco 11 Settembre. Una manifestazione a cui, auspicano gli attivisti del collettivo Làbas, potrebbero partecipare oltre un migliaio di persone, con autobus in arrivo da altre città d’Italia.

“Sarà una grande manifestazione felice, percorribile da chiunque e dove tutti e tutte si sentiranno a loro agio – spiega Francesca di Làbas –, sotto quelle che sono le parole chiave ‘Riapriamo Làbas’”. Al centro, inoltre, resta la trattative tra attivisti e amministrazione per trovare una nuova sistemazione al centro sociale sgomberato dalla caserma Masini di via Orfeo lo scorso agosto. Il sindaco Virginio Merola ha proposto di trasferire Làbas alla Staveco, ma solo quando lo spazio sarà pronto, gli attivisti, invece, nel frattempo vorrebbero una sistemazione provvisoria.

«Tra le tante dichiarazioni fatte dal sindaco Merola tra le righe si legge che ancora c’è la possibilità di trovare una soluzione transitoria a Làbas prima di un eventuale passaggio alla Staveco – prosegue Francesca -. Fin dal primo momento Làbas si è dimostrato disponibile a parlare con l’amministrazione e siamo tutt’ora ottimisti che entro il 9 di settembre venga trovata una soluzione che tenga conto del fatto che Làbas non si ferma. Non si sgombera e non si divide».

Tornando al corteo di sabato, inoltre, gli attivisti rigettano “la creazione di un clima di paura, quando fin dall’inizio la manifestazione è stata lanciata nel nome della felicità della gioia e della determinazione, che non parla di disordini, ma di riaffermare diritti. Ecco che allora il sindaco o chi per lui invece di costruire un immaginario negativo, dovrebbe invocare un esercizio democratico, quante più manifestazioni che fanno avanzare uno stato di diritto – conclude Tommaso –. È utile anche dire che è finito il tempo di pensare che i centri sociali sono costituiti dai soliti quattro ragazzi. È iniziato il tempo dei processi che costruiscono la città del domani, che si è aperto con Làbas in cui si sono messe insieme un'infinità di volti, di associazioni per parlare di un nuovo modello di sviluppo”. 

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