Ladri di bici, quattro regole d’oro per non farsi fregare

Come scegliere la catena, dove legare la bici e cosa fare in caso di furto

Biciclette legate in una rastrelliera in centro

Biciclette legate in una rastrelliera in centro

Bologna, 20 settembre 2015 - Quante bici spariscono in un anno? Nel solo 2013 in Italia, dice la Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta, ne sono state rubate 320mila, con un danno pari a 150 milioni di euro. A Bologna l’associazione L’Altra Babele ha raccolto 1300 questionari, da cui emerge che il 50% dei cittadini bolognesi ha subìto almeno un furto, nell’80% dei casi in un luogo pubblico e nel 57% delle volte in pieno giorno. Ma cosa fare per evitarli? Ecco quattro consigli utili.

 

1. Costosa, grossa e a ferro di cavallo: non risparmiare sulla catena

L’errore cardine, in genere, è spendere molto per la bici e risparmiare sull’antifurto. Male, perché le catene a maglie piccole si spezzano come burro e una pesante non vale nulla se la si usa con un lucchetto da pochi euro. Tre, perciò i consigli: non spendere meno di 20-30 euro. Prediligere le catene a maglie grosse con lucchetto integrato o, meglio, puntare sugli antifurto a ferro di cavallo. Ad oggi i più sicuri.

2. Legare stretto aiuta... quasi come una strada trafficata

La cruda realtà è che tutto, presto o tardi, si scassina. Ma ci si può impegnare per rendere al ladro la vita difficile. Ad esempio, legando la bici il più stretto possibile, per evitare spazio di manovra: una catena grossa, ma penzoloni dà facilmente il modo di far leva per spezzarla più facilmente. Poi c’è la tranquillità d’azione, da combattere a tutti i costi: sarà meglio legare la bici ai pali della luce, e su strade trafficate.

3. L’importanza di avere solide basi (e non fidarsi di un bidone)

Dall’altro lato della catena cosa c’è? Meglio chiederselo, perché troppo spesso si vedono in giro catene da 100 euro legate a una rete da cantiere (si spezza con una pinza), a un paletto (basta alzarlo per sfilarla) o peggio a un bidone del rusco, che si smonta con un cacciavite. Occhio anche alle rastrelliere: alcune consentono di legare solo la ruota e non il telaio. Così il ladro la lascia a voi, e si ruba il resto.

4. Ogni rubata non è sempre persa: facciamo rete contro i delinquenti

Mi hanno rubato la bici, cosa fare? Di sicuro una denuncia e poi non perdersi d’animo: i social network consentono sempre più spesso di ritrovare il maltolto, che il ladro proverà a rivendere in città pochi giorni (o addirittura ore) dopo averlo rubato. In quel caso tornerà utile aver fatto una foto alla bici e magari ricordarsi qualche segno particolare. Ancora meglio averla fatta marchiare con un codice univoco.

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