Casalecchio, ladri in parrocchia. Svuotati i frigo, salta il rinfresco

Don Bruno: "Dovevamo fare festa dopo un matrimonio, almeno 300 euro di bottino"

Don Bruno Biondi, parroco  di San Lucia

Don Bruno Biondi, parroco di San Lucia

Casalecchio (Bologna), 26 aprile 2017 - Predoni a segno per due volte l’altra notte a Casalecchio. Nel mirino dei malviventi è tornata la Casa della salute e in particolare la cassa del distributore automatico di bevande calde e merendine. Poi i locali della parrocchia attigui alla chiesa di Santa Lucia dove i ladri hanno rotto due porte e svuotato i frigoriferi della cucina utilizzata per le feste della comunità. Poche decine di euro il bottino alla Casa della salute, e circa trecento euro il valore degli alimenti rubati nella parrocchia, ma ben più rilevante il danno alle porte e ai serramenti scassinati senza tanti complimenti.

«Avevamo in preparazione un rinfresco dopo un matrimonio e i nostri volontari avevano fatto spesa: soprattutto carne che era stata messa nei frigoriferi della cucina al piano inferiore dei locali parrocchiali -racconta infastidito il parroco don Bruno Biondi-. Per entrare hanno spaccato due porte e fatto un bel po’ di danni. Chissà cosa pensavano di trovare... fatto sta che quando hanno visto che qui non c’è un granchè da portare via hanno pensato di svuotare i frigoriferi. Hanno preso tutto, alimenti per almeno 300 euro di valore. E ora c’è da mettere tutto a posto e con questi giorni di festa non è mica facile trovare un falegname...», ha commentato rassegnato il parroco.

Ai carabinieri don Bruno ha riferito della segnalazione di una parrocchiana: «La sera precedente seduti sul muretto c’erano due uomini che non avevamo mai visto qua. Sono stati notati e loro hanno finto di essere poliziotti in servizio: ‘Siamo qui in borghese per la vostra sicurezza...’ hanno avuto il coraggio di dire», conclude don Bruno.

 

Terzo colpo in pochi mesi invece alla Casa della salute, in piazzale Rita Levi Montalcini, dove sono tornati gli ormai noti ladri di merendine, ovvero i malviventi habitué notturni di scuole e centri sociali che utilizzano le casse dei distributori automatici di bevante e snack come fossero i loro bancomat. Anche in questo caso danni consistenti ai serramenti e una razzia veloce perchè l’allarme collegato alla sala operativa dell’istituto di vigilanza è scattato non appena i malviventi sono penetrati nella sala d’aspetto al piano terreno. Ma sono bastate poche decine di secondi per prelevare le poche decine di euro dell’apparecchio erogatore di monete contanti.

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