Loiano, scontro sulla locandina della festa: "Décolleté troppo provocante"

Su Facebook: "Un’immagine della donna-oggetto"

Il cartellone che ha scatenato il dissenso a Loiano

Il cartellone che ha scatenato il dissenso a Loiano

Loiano (Bologna), 30 aprile 2017 - A Loiano ci si prepara a celebrare il ventennale della «Festa d’la batdura», la festa della battitura del grano, evento di luglio piuttosto sentito in tutta l’area della montagna. «Vent’anni…che bell’età!», recita la locandina dell’edizione 2017: la scritta, in basso, fa da corredo alle tante spighe raffigurate nell’immagine. Più che sul quadro da egloga virgiliana, però, è facile che lo sguardo si posi sul generoso décolleté che campeggia nella parte superiore del manifesto. Appena la locale Pro Loco, che si occupa dell’organizzazione dell’evento, ha postato sulla sua pagina Facebook quel seno prosperoso, apriti cielo.

«Un cartellone davvero orrendo. Le tette erano indispensabili, no?», è stato il sarcastico commento di una utente, «Una festa molto bella di suo, se ne poteva fare a meno» e «Che tristezza» alcuni dei commenti scritti a rincarare la dose.

Alle donne di Loiano, insomma, quel cartellone e quello scatto un po’ troppo audace, legato agli stereotipi della figura femminile, proprio non è piaciuto. Ma donna è anche Patrizia Carpani, prima cittadina di Loiano, il cui stemma comunale compare nella locandina incriminata, di fianco a quello della Pro Loco. E la sindaca, un passato di impegno per le rivendicazioni femministe, non coglie malizie: «È una locandina di una decina di anni fa – spiega lei – non nasce certo oggi. Mi rendo conto che l’immagine della donna-oggetto possa essere considerata provocatoria, ma il manifesto è nato in un periodo diverso rispetto a quello di oggi, in cui si voleva cogliere la gioiosità e anche la giocosità del contesto. Sinceramente non ci vedo niente di morboso».

Sul perché della scelta, Patrizia Carpani prova a dare la sua interpretazione: «Alla Pro Loco sono giovani, hanno deciso di riutilizzare la foto pensando di trasmettere un messaggio legato all’abbondanza, al calore materno e perché no, anche al piacere della bellezza. Parliamo di messi e granai, non vedo niente di volgare».

Con la sindaca, concorda anche Karmen Ogulin, assessora comunale alla Cultura e al Turismo, che richiama per l’occasione il mito greco: «In quell’immagine vedo Gea, la dea madre, la potenza divina della Terra». In passato la Pro Loco aveva scelto di utilizzare altre immagini che immortalavano giovani donne, ma senza puntare solo su una precisa parte del loro corpo, mentre in altre occasioni come testimonial erano stati privilegiati soggetti maschili. Particolari di spighe in mani d’uomo: difficile che potessero gettare ombre sulla festa come rischia di fare il seno raffigurato nella locandina del 2017.

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