Filtri magici per riconquistare l’amore, tre condannati per truffa

Si tratta di due fratelli e della loro anziana madre. La vittima è una donna disabile, che è stata convinta a versare quasi 50mila euro

Truffe e magia

Truffe e magia

Bologna, 26 marzo 2015 - Le promettevano che con riti propiziatori, commissionati ad un mago, avrebbero potuto aiutarla a riconquistare l’ex compagno che l’aveva lasciata: così hanno convinto una donna disabile di 48 anni a versare quasi 50 mila euro in rate mensili, da inizio 2011 a giugno 2012.

Inoltre, con la scusa di trasmettere un fluido miracoloso, uno di loro ha anche abusato sessualmente di lei, mentre un altro, per farle paura, le raccontò che c’era una banda di albanesi con cui aveva debiti che li minacciava se non avessero pagato, con finte telefonate dei malviventi inesistenti.

Sono le accuse che hanno portato a processo due fratelli di 55 e 46 anni, finiti ai domiciliari nel 2013 nell’indagine della squadra Mobile di Bologna, coordinata dal Pm Laura Sola, e l’anziana madre, 78 anni.

Il tribunale collegiale presieduto dal giudice Gabriella Castore ha condannato a due anni e otto mesi il maggiore e ad un anno e sei mesi la pensionata per la truffa, a due anni e due mesi il più giovane per la violenza sessuale, assolvendolo dall’accusa del raggiro. Oltre al denaro, si facevano consegnare anche generi alimentari.

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