Neve a Bologna, 15mila persone senza luce sull'Appennino. L'ira dei sindaci

Alberi caduti ostacolano gli spazzaneve, oggi scuole chiuse. Ospedali e stalle ancora al buio

Un camion intraversato

Un camion intraversato

Bologna, 14 novembre 2017 - Le nevicate di ieri continuano a creare disagi e problemi in alcuni comuni dell'Appennino bolognese. Manca ancora l'energia elettrica in alcune zone di Loiano e Monghidoro, dove la neve ha raggiunto il metro di altezza. Oggi nei due paesi le scuole rimangono chiuse. 

Ecco le strade provinciali chiuse

Se in mattinata erano ancora disattivatecirca 30mila utenze, nel tardo pomeriggio la stuazione ha cominciato lentamente a migliroare, complice anche il bel tempo che ha aiutato i lavori di ripristino. Enel informa che, anche ai gruppi elettrogeni installati, il numero di clienti ancora al buio è sceso a meno di 15.000 nella Provincia di Bologna (i Comuni più impattati sono Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Camugnano) e circa 2.500 nella Provincia di Reggio Emilia (il Comune più impattato è Toano).

Entro la notte Enel spera di di rialimentare altre 8.000 clienti nelle due Provincie, e si prevede il ripristino completo del servizio nella giornata di domani, salvo casi isolati in aree non raggiungibili a causa di problemi di viabilità. E-distribuzione è in costante contatto con le autorità locali e la Protezione Civile, che sta coordinando tutte le operazioni di gestione dell’emergenza maltempo. Sul campo sono costantemente impegnate oltre 500 tra tecnici e imprese, e sono stati attivati 200 gruppi elettrogeni.

La neve - spiega il direttore della protezione civile regionale Maurizio Mainetti - è caduta intensamente nelle colline e sui rilievi Appenninici della regione, da 40 a 90 centimetri. I Comuni più colpiti dall'ondata di maltempo sono nell'area del Bolognese: San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Monghidoro, Loiano e Castiglione dei Pepoli. "La situazione, dal punto di vista meteorologico - ha chiarito Mainetti - si sta normalizzando" e sul fronte della popolazione "continuano gli interventi dei vigili del fuoco che stanno liberando le strade dalla presenza di alberi". Anche i volontari della protezione civile sono impegnati sul campo per assistere i cittadini nei comuni rimasti isolati ed alcuni anche senza acqua potabile.

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Restano le polemiche e le proteste. "Una sola nevicata e ci troviamo tutti al buio", scrivono molti abitanti dell'Appennino che sono stati costretti a trascorrere una notte senza luce, senza riscaldamento e, spesso, anche senz'acqua. "E' inaccettabile che una breve nevicata in novembre determini tanti disagi e disfunzionamenti nei territori montani come l'Appennino bolognese. Disagi ancor più sorprendenti visto che la nevicata era stata annunciata per tempo con conseguente attivazione dell'allerta", si arrabbia Galeazzo Bignami, presidente Gruppo Forza Italia in Regione. 

"Code interminabili, soppressioni e ritardi pesantissimi dei treni. In più, nonostante l'anticipazione dell'obbligo di pneumatici invernali o di catene a bordo, la chiusura già dalla tarda mattinata, di tutti i caselli autostradali tra Forlì e Bologna ha prodotto un blocco esasperante sia per gli automobilisti sia per gli autotrasportatori che ha comportato anche ingenti perdite economiche", scrivono in un'interrogazione in Regione i consiglieri Pd Manuela Rontini, Mirco Bagnari, Francesca Marchetti.

Imubufaliti anche i primi cittadini della zona. "Anche questa volta saranno i sindaci dell'Appennino bolognese a dover rimediare alle mancanze dell'Enel". Questo il messaggio lanciato, al termine dell'incontro odierno con il prefetto Matteo Piantedosi, che "non ha dato gli esiti sperati, viste le risposte interlocutorie e poco chiare". L'Unione dei Comuni dell'Appennino  bolognese era rappresentata al summit tenutosi nel primo pomeriggio a Monghidoro, dal sindaco di Monzuno, Marco Mastacchi, e dal primo cittadino di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni.

Neve con tuoni e fulmini: ecco perché

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BLACK OUT NEGLI OSPEDALI - E' ancora interrotta la fornitura di energia agli ospedali di Porretta, Vergato e Loiano a causa di un guasto alla rete elettrica. L'attività è comunque garantita dai gruppi elettrogeni di cui i tre ospedali sono dotati. L'acqua, invece, per Porretta e Vergato viene attinta dalle scorte di emergenza, mentre a Loiano è fornita da autocisterne fatte giungere appositamente. A scopo precauzionale, informa l'Ausl, negli ospedali di Porretta e Vergato sono stati rimandati gli interventi chirurgici programmati, complessivamente nove, garantite tutte le urgenze e emergenze. Così come garantita è la restante attività ordinaria degli ospedali. A Loiano è stata sospesa solo la seduta dialitica del mattino. I due pazienti prenotati sono stati trasferiti al Cento dialisi dell'ospedale Bellaria di Bologna.

STALLE AL BUIO - In difficoltà sull'Appennino non ci sono solo gli ospedali, ma anche stalle e animali soffrono la prolungata mancanza di elettricità. L'allarme è di Coldiretti Bologna, che denuncia il perdurare ancora alle 11 di stamattina di zone senza elettricità nei Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno dove diverse stalle sono impossibilitate a mungere e a refrigerare latte di alta qualità molto del quale destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano. E come nel 2015, quando centri abitati e stalle rimasero senza luce anche per tre giorni. "Di quell'esperienza - informa Coldiretti Bologna - molte stalle hanno fatto tesoro organizzandosi per essere autonomi e acquistando generatori di corrente in grado di far funzionare mungitrici e refrigeratori di latte. Ma si tratta di investimenti notevoli (circa 15.000 euro), che non tutte le stalle sono in grado di affrontare, per cui le stalle meno grandi si trovano nell'impossibilità di mungere e conservare il latte, con notevoli problemi per gli animali e per il reddito aziendale, che in queste zone disagiate non è alto. 

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