Bologna, migranti, in via Mattei spuntano le tende per i nuovi arrivi

La tendopoli, voluta dalla Prefettura, serve come scorta in caso di sbarchi. La Lega: "Faremo un'interrogazione parlamentare"

La tendopoli appena montata

La tendopoli appena montata

Bologna, 23 luglio 2017 - Ore6, si inizia. I volontari della protezione civile erano stati allertati da giorni. E puntuali sono là, all’Hub Mattei, come da indicazioni ricevute. È il giorno della tendopoli, quello in cui vanno montate le strutture d’emergenza del ‘polmone’ che la Prefettura ha voluto a ogni costo, tra le critiche (scontate) dell’opposizione e il naso storto (affatto scontato) del Comune. Il sole picchia già alle prime ore del mattino, ma la macchina parte e prima di pranzo il campo tendato è pronto. Una ventina le strutture, come annunciato, sul retro del centro di prima accoglienza regionale, in quella spianata preparata dai mezzi dei vigili del fuoco e dell’esercito nelle scorse settimane. Ma basta buttare l’occhio sopra le cancellate che affacciano su via Mattei per vedere che di tende blu è costellato pure tutto il perimetro interno dell’ex caserma. Venticinque in tutto, sostengono dalla prefettura.

In settimana dovrà arrivare anche una tensostruttura che, una volta montata, sarà adibita a spazio comune per gli ospiti. Di nuovi arrivi dalle coste del sud, però, al momento non si ha notizia. E Palazzo Caprara tira un sospiro di sollievo, dopo aver programmato il montaggio nell’unico fine settimana senza nuovi accessi. Le tende montate, tutte provenienti dalle scorte del ministero degli Interni, non hanno intaccato i magazzini della protezione civile regionale che, fino adesso, non risulta essere stata chiamata in causa per forniture extra. E nel caso accadesse, confermano i vertici della struttura regionale, sarà compito della prefettura reintegrare il ‘prestito’ per non abbassare le dotazioni regionali in caso di calamità.

Sono passati solo pochi mesi da quando, a novembre, venivano abbandonate le tende all’ex Cie. Erano arrivati i container e la capienza iniziale di 275 posti letto dell’ex caserma elevata a 700. Ma le cronache degli sbarchi hanno subito mostrato i limiti dell’operazione. Da qui, la decisione della prefettura di dotarsi di una tendopoli da attivare al bisogno per arrivare a quota mille. E proprio sui lavori di ampliamento si è consumato ieri un botta e risposta a distanza tra la consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) e la Prefettura. Un passo indietro. Della tendopoli in arrivo la stampa aveva dato notizia a fine giugno. La consigliera aveva presentato un’interrogazione al Comune, a inizio luglio, in cui chiedeva conto dei permessi rilasciati e dei costi sostenuti per i «lavori edili» all’interno dell’Hub.

Nella risposta dell’11 luglio, però, la Prefettura chiariva che l’Hub “non è interessato da lavori edili – affermava la nota –. Sono in corso interventi di pulitura di un’area da sterpaglie ed essenze arboree, interventi peraltro già programmati dalla scorsa primavera per finalità di tutela della salute e dell’igiene”. “Oggi (ieri, ndr) però hanno montato le tende, altro che pulitura – commenta Borgonzoni –. È inaccettabile che si risponda così, presenteremo un’interrogazione parlamentare”. Ma dalla Prefettura ribadiscono: nessun lavoro edile è stato fatto, la pulizia era stata programmata da tempo e, successivamente, si è inserito il tema dell’ampliamento.

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