Cie e Bolognina, arriva Minniti. Il ministro dell’Interno in città

Summit in prefettura sul centro per i migranti e sulle periferie

Il neo-ministro dell’Interno Marco Minniti

Il neo-ministro dell’Interno Marco Minniti

Bologna, 10 gennaio 2017 - Marco Minniti, ministro dell’Interno, è atteso a Bologna per la giornata di domani, nel pomeriggio. Una missione, quella dell’inquilino del Viminale, che sta dentro il progetto di un vero e proprio tour di Minniti in tutta Italia, per monitorare le periferie e la loro fase di trasformazione nelle Città metropolitane.

Ma non è l’unico motivo, perché ovviamente Minniti vuole anche convincere il sindaco Virginio Merola ad ‘accettare’ i Cie alternativi, quelli bocciati ieri dal sindaco. Per questo Merola e Minniti, sempre domani, si vedranno a Roma, al ministero, in mattinata, assieme agli altri sindaci. Secondo gli ultimi accordi, poi, i due dovrebbero tornare a vedersi nel pomeriggio, ma sotto le Due Torri.

Il ministro – sempre in contatto col prefetto Ennio Mario Sodano, che ha organizzato il summit – nel corso della sua visita in città parteciperà alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico, dove verranno trattati tutti i temi legati alla sicurezza del territorio bolognese, con focus sul terrorismo. E si parlerà di Cie. Sempre sul tema sicurezza nelle periferie, inoltre, Minniti dovrebbe fare scalo in Bolognina per un passaggio col quartiere. Il luogo e l’ora sono ancora da decidere. La visita del neoministro dovrebbe essere confermata dallo stesso prefetto nella giornata di oggi.

Ieri intanto Merola, parlando per la prima volta dell’ipotesi della riapertura del Cie a Bologna, ha sciorinato un "non passa" convinto. "Mercoledì – ha detto – vedrò il ministro Marco Minniti e gli dirò la mia contrarietà ad aprire un Cie a Bologna. Non si può sostituire un hub che funziona egregiamente e che è stato pilota in Italia con un Cie. Non bisogna inseguire un allarme con uno strumento inadeguato. La mia proposta – ha continuato – è quella di non fare strutture diverse, ma quella di far funzionare l’identificazione durante il regime carcerario. Ovviamente ho chiaro che nessuno parla dei vecchi Cie".

Per il sindaco, che ha glissato sull’ok della segreteria Pd bolognese ai ‘mini Cie’, il margine di trattative col Viminale è ridottissimo: "Manterrò la mia posizione contraria facendo presente che a Bologna c’è un’incompatibilità ambientale, non c’è il clima per fare sperimentazioni".

Intanto il Pd ha stoppato la Lega che vorrebbe la riapertura dei centri: l’odg del Carroccio è stato bocciato in Consiglio. Dentro al gruppo dem resta però la spaccatura su come trattare l’argomento – mini Cie o no, è questo il dilemma – ed è stato bocciato anche l’odg di Coalizione civica (votato anche dalla Frascaroli), contro i Cie: la discussione è rimandata in commissione. Per ora il capogruppo Claudio Mazzanti conferma: "Decideremo dopo l’esito dell’incontro tra Minniti e Merola".

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