Bologna, 14 gennaio 2017 – Ha chiesto asilo all’Italia in quanto perseguitato in Nigeria perché gay, Desmond Newthing, 24 anni, accusato di essere l’autore dell’omicidio di Lanfranco Chiarini, 76 anni avvenuto lo scorso 3 gennaio nelle colline di Castel San Pietro. Newthing è stato fermato in stazione dove era appena arrivato da Rimini. Interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ora si trova alla Dozza dove ha incontrato il suo legale, Andrea Speranzoni. «Il mio assistito Desmond Newthing mi è apparso molto turbato. È arrivato in Italia dopo essere stato perseguitato in modo pesante come gay in Nigeria, ha un discreto grado di scolarizzazione e risulta essere totalmente privo di precedenti penali o di polizia. Ha passato molto tempo durante il colloquio manifestando disperazione – spiega l’avvocato –. Su di lui vi è una ferita da arma da taglio abbastanza profonda nella mano destra e varie ecchimosi. È presto per dire se sia responsabile dei fatti che gli vengono addebitati e per poter dire se si trovava nell’appartamento della vittima al momento del fatto. Per ricostruire quel che è successo all’interno dell’appartamento sarà necessario poter leggere le attività investigative svolte e ancora in corso».
«Gli atti di indagine fino ad ora messi a disposizione della difesa, ricostruiscono una scena del crimine che fa pensare che l’omicidio sia nato in un contesto sessuale molto evidente – aggiunge – e sia stato causato da una situazione improvvisa, capace di generare una reazione e un dolo d’impeto. Numerosi emergono inoltre essere i contatti telefonici fra vittima e altri soggetti. Per ora e per meglio comprendere la situazione, su mio consiglio il giovane Desmond Newthing si è avvalso della facoltà di non rispondere».
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro