“L’ospedale di Loiano non sarà declassato”

Uniti i sei Comuni interessati: la struttura manterrà 32 posti letto Il vicesindaco Rocca: “Rapporti sempre positivi con l’Ausl”

Il punto di primo intervento dell’ospedale ‘Simiani’ di Loiano

Il punto di primo intervento dell’ospedale ‘Simiani’ di Loiano

Loiano, 2 agosto 2017 - Incassato anche il sì del consiglio comunale di San Lazzaro sulla delibera a tutela del «Simiani», tutti i sei Comuni del distretto socio-sanitario marciano uniti per evitare il declassamento del nosocomio a «ospedale di comunità». Approvata la relazione tecnico-politica del vicesindaco di Loiano e assessore comunale alle Politiche sanitarie Alberto Rocca, non resta che attendere il progetto dell’Ausl, convocato per settembre, in cui verrà sottolineato come il territorio di Loiano sia particolarmente disagiato e non sarà dunque necessaria una sua riclassificazione al ribasso, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 70 del 2015 sulle riorganizzazioni ospedaliere. Una volta presentato il progetto, per la sua approvazione l’azienda convocherà la Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna e il tavolo politico dei Comuni del distretto. Prima ancora dei passaggi ufficiali, è però lo stesso Rocca a essere ottimista: «Il ‘Simiani’ resterà un ospedale, gli incontri con l’Ausl sono sempre stati positivi e i rapporti basati sulla piena collaborazione».

Nessun rischio di depotenziamento, anzi: il «Simiani» conserverà tutti i suoi 32 posti letti e sarà dotato di ulteriori servizi. La novità è il Gastropack: si tratta di un sistema di presa in cura del paziente in ambito gastroenterologico senza che ci sia la necessità di prenotazioni e senza che si debbano affrontare tempi di attesa. Una volta che il medico di base prescrive una visita specialistica a un paziente, è il gastroenterologo, in accordo con il paziente e senza alcun passaggio dal Cup, a prenotare direttamente tutte le prestazioni necessarie presso gli ambulatori di gastroenterologia. Visite ed esami saranno effettuati in un unico giorno e direttamente al «Simiani», col pagamento di un solo ticket, azzerando così i tempi di attesa. Inoltre, il medico di base viene aggiornato immediatamente sull’iter diagnostico e terapeutico successivo del paziente, con la possibilità in caso di necessità di poterlo indirizzare sino alla Colon Unit dell’ospedale Bellaria di Bologna.

Un rafforzamento importante, e non si esclude che in futuro se ne possano discutere altri, fra cui la possibilità da parte dei medici di famiglia di poter prescrivere il ricovero direttamente al «Simiani», il potenziamento del reparto di cardiologia, l’apertura di quello di fisioterapia e la richiesta in deroga di due posti per i punti di primo intervento di ricovero.

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