Palpeggia allieva di 15 anni in classe, prof condannato

Un anno e sei mesi di carcere e interdizione perpetua dall’insegnamento per il 50enne

I fatti, accaduti in un istituto del centro,  risalgono al 2015

I fatti, accaduti in un istituto del centro, risalgono al 2015

Bologna, 23 settembre 2016 - Un anno e sei mesi di carcere. E interdizione perpetua dall’insegnamento nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. E’ questa la condanna inflitta dal collegio dei giudici presieduto da Valentina Tecilla a un professore di matematica di 50 anni accusato di violenza sessuale aggravata dal fatto che la vittima, cioè una sua allieva, all’epoca dei fatti era minorenne.

La vicenda risale alla primavera 2015 e avvenne in un istituto del centro: il docente, all’epoca supplente, secondo il racconto della ragazzina di 15 anni la palpeggiò per ben due volte. La prima a fine marzo, in corridoio, la seconda in maggio, in classe durante una lezione. In entrambi i casi le avrebbe toccato il seno. Lei si confidò con la madre, ma la denuncia fu presentata solo una settimana dopo il secondo episodio. Nel frattempo, madre e figlia avevano però parlato del primo ‘approccio’ a una insegnante, la quale però aveva pensato si fosse trattato di un malinteso a seguito di uno scontro fortuito tra prof e studentessa.

Il pm Maria Gabriella Tavano aveva chiesto un anno e sei mesi, stigmatizzando nell’arringa la professoressa che non si era attivata e perfino la città di Bologna, in cui «evidentemente nel 2015 non si conosce il concetto di libertà sessuale» visto che un atto come quello del docente non era stato riconosciuto come costrittivo nei confronti della minorenne.

L’imputato, interrogato in aula, aveva invece respinto le accuse dicendo di non aver mai palpeggiato la ragazzina. Un’alunna problematica dal punto di vista del rendimento e del comportamento in classe, e che i suoi gesti erano stati travisati. Di fraintendimento avevano parlato anche i suoi avvocati, Gianluigi Lebro e Elena Bernardi, chiedendo l’assoluzione e sottolineando che la denuncia era arrivata solo dopo che il docente aveva messo una nota all’allieva. Alla fine però il collegio dei giudici, tutto al femminile, ha creduto alla vittima e ha condannato il prof, ma solo per il secondo episodio, mentre per il primo l’hanno assolto. L’uomo, che è single e vive con la madre di 84 anni, nel frattempo è diventato di ruolo e insegna in un’altra scuola. Ha già annunciato che farà appello. La pena, compresa quella accessoria, ovviamente diventerà esecutiva solo dopo l’appello e l’eventuale Cassazione.

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