Bologna, la visita di Paolo Gentiloni tra Crevalcore e la città

Il presidente del consiglio ha cominciato il tour dalla Magneti Marelli

Gentiloni alla Magneti Marelli di Crevalcore (LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli)

Gentiloni alla Magneti Marelli di Crevalcore (LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli)

Crevalcore (Bologna), 9 maggio 2017 – Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in perfetto orario sulla tabella di marcia, è arrivato attorno alle 11,30 alla Magneti Marelli da dove è iniziato il suo tour in Emilia Romagna che terminerà nel pomeriggio con il suo intervento alla conferenza sulla diplomazia della scienza, organizzata dalla Fondazione per la collaborazione fra i popoli, di cui è presidente Romani Prodi, a Palazzo D’Accursio.

«Teniamo botta: potete contare sulle istituzioni locali e regionali e sul fatto che il Governo farà la sua parte - ha detto il premier incontrando le istituzioni locali e regionali e ai sindaci delle zone colpite dal sisma del maggio del 2012 a Crevalcore -. Non ignoriamo le difficoltà burocratiche e di bilancio ma l'impegno è di esservi vicini per l'ultimo passo, le ultime fasi per riportare questo territorio come uno dei fiori all'occhiello nell'Italia e nel mondo. Grazie per il vostro impegno e per le ultime fasi della ricostruzione saremo con voi».

Alla Magneti Marelli Gentiloni ha incontrato  anche il management. L'impianto che occupa un'area di 30mila metri quadrati e conta su 300 dipendenti è dedicata alla produzione di componenti per auto. Nel maggio del 2012, la struttura era stata fortemente compromessa dal sima ma in soli sei mesi di lavoro l'azienda era riuscita a completare le operazioni di ricostruzione. Allora vennero stanziati 3,4 milioni di euro dal commissario per la ricostruzione e 1,8 milioni da parte dell'assicurazione dell'azienda. 

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"Qui tutte le scuole sono state ricostruite"

"Qui c'è la dimostrazione di un'Italia che funziona e il merito vada condiviso con questa terra, tra chi ci abita e i suoi imprenditori", è il commento del presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha accompagnato il premier nella visita della scuola elementare Marco Polo e Gaetano Lodi di Crevalcore.  "Il fatto che si possa celebrare tra poche settimane con Mattarella che tutte le scuole sono state ricostruite, ha aggiunto - è un segno che si è puntato sul nostro futuro, sui nostri figli e sui nostri nipoti". Il presidente della Regione ha voluto anche ricordare la ripresa di molte imprese del territorio, segno - ha detto - "che l'economia qui è ripartita". Riferendosi alla ricostruzione, Bonaccini ha poi concluso: "Quando sarà terminata, sono sicuro che sarà ricordata come una ricostruzione esemplare, come quella del Friuli Venezia Giulia di cui abbiamo celebrato la ricorrenza del quarantennale".

"Vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma in centro Italia"

"Abbiamo affrontato ritardi, strozzature burocratiche" ma anche nelle regioni del centro-sud colpite l'agosto scorso dal terremoto siamo sulla strada giusta per avere una ricostruzione all'altezza di quella che deve essere la civiltà di un grande paese come l'Italia" - ha proseguito il premier - "Dobbiamo mandare un messaggio di vicinanza a quelle popolazioni, a quei concittadini dell'Italia centrale che alcuni mesi fa sono stati a loro volta colpiti da una tragedia non meno grave da quella che ha colpito questa terra cinque anni fa. Devono sentirci vicini".

Lasciando Crevalcore, diretto verso Bologna, il premier si è concesso un breve fuori programma: un pranzo all'Autogrill de La Pioppa dove si è prestato anche per qualche selfie e ha assaggiato piatti tipici del territorio.

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"Grazie, siamo orgogliosi di realtà come questa"

Nel primo pomeriggio il premier è arrivato all'ospedale Maggiore. Della sanità italiana si può andare "orgogliosi", ci sono certamente tante "cose da migliorare" ma nel complesso è un sistema che funziona - ha sottolineato durante la visita al laboratorio unico metropolitano -. Dobbiamo sfatare le leggende metropolitane secondo cui il sistema sanitario è soltanto motore di scandalo. No, il nostro sistema sanitario è una realtà di cui possiamo andare orgogliosi. Con tutti i suoi difetti, con tutte le cose che possono essere migliorate, ma senza un quadro distruttivo che non ha alcun riscontro con la realtà", ha spiegato il premier che ha ringraziato anche i vertici del maggiore: "Grazie: una visita così ci rende orgogliosi per i livelli di qualità ed eccellenza offerto da una struttura come questa che mi ha davvero stupito".

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Gentiloni ha anche rassicurato il sindaco Virginio Merola e il governatore Bonaccini che tutti i fondi previsti nel Patto per Bologna (circa 128 milioni) arriverranno in città. "Non ce la faccio a non ringraziarla, presidente, per le rassicurazioni che ci ha dato- dice Merola- i fondi sono in cantiere e nelle prossime settimane sono certo che raggiungeremo il risultato".

QUI LA TABELLA DI MARCIA DELLA VISITA

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