Parco Nord, stop alla convenzione per aprire i cantieri

Il Comune interromperà il rapporto con il gestore per avviare i lavori del bosco e del Passante di mezzo

L’Arena per i grandi concerti all’interno del Parco Nord (foto Schicchi)

L’Arena per i grandi concerti all’interno del Parco Nord (foto Schicchi)

Bologna, 19 gennaio 2017 - Il Parco Nord si trasformerà. Lo farà a breve, perché il Comune si sta preparando a tornare in possesso dell’area. Due i motivi: la realizzazione di un bosco da 4mila nuovi alberi, già annunciata dal sindaco Virginio Merola in campagna elettorale, e le zone di cantierizzazione del Passante, che quasi sicuramente interesseranno quegli spazi. Per questo, tra marzo e aprile, il Comune comunicherà alla Publieventi che il Parco Nord dovrà tornare al più presto a disposizione di Palazzo d’Accursio.

A rendere possibile il ‘diritto di riscatto’ – nemmeno stessimo parlando di un nuovo attaccante per il Bologna (e siamo pure in periodo di calciomercato) – è la nota clausola inserita nel bando assegnato a Publieventi poco più di un anno fa. Ovvero la possibilità di revoca della concessione, da parte del Comune, per sopraggiunto «maggiore interesse pubblico». Il Comune è orientato a farlo adesso, l’operazione è in fase di studio, nelle tempistiche previste. Bisognerà attendere il termine del preliminare studio di fattibilità ambientale che è legato al Passante e alla relativa, sovrana Valutazione d’impatto ambientale che è stata pubblicata la settimana scorsa. Concluso l’iter dello studio, che durerà al massimo 90 giorni, il Comune comunicherà la richiesta di revoca alla Publieventi guidata da Said Amini Navai. Nel bando, il preavviso per la revoca è fissato in sei mesi e verosimilmente, anche considerando lo stato di avanzamento per la consegna dei cantieri del Passante, la Publieventi potrebbe dover lasciare l’area tra settembre e ottobre, se i tempi della Via – negli schemi deve concludersi al massimo ad agosto – confermeranno la consegna dei cantieri per fine anno. A questo punto la domanda sorge spontanea: che ne sarà della Festa dell’Unità? Non sarà più come prima? E’ presto per dirlo. Di certo c’è che il Parco Nord, dalla fine di quest’anno, non sarà più come l’abbiamo sempre conosciuto. Intanto il Comune, incalzato sui tempi dalla Regione e da Società Autostrade, sta sia pensando all’area per i lavori per l’allargamento della tangenziale. Sia al nuovo grande polmone verde.

Aspetto collegato al Passante, perché col nuovo bosco urbano – da 2 milioni di euro e 4mila alberi nuovi di zecca, il progetto fu presentato dal sindaco – si realizzerà un’importante opera di compensazione e di adduzione, che rientra come da programma alla ricucitura verde per il Passante. Ma, come detto, per dare vita al bosco è necessario che il Comune rientri in possesso dell’area. Va da sè che strutture che sono oggi all’interno del Parco Nord, come il locale notturno - e non solo – Estragon in subaffitto delle aree da parte di Publieventi, potrebbero vedere a rischio la loro permanenza.

Difficilmente si andrà nel 2018. Del bosco, Merola aveva già anticipato la natura legata al Passante: «Rientrerà nei finanziamenti previsti dall’accordo per il Passante di Bologna – aveva detto il sindaco un anno fa, a margine delle presentazione – e sarà realizzato contemporaneamente al lavori sulla nuova tangenziale». Così sarà, perché a oggi i due cantieri ‘concentrici’ – bosco e Passante – dovrebbero partire in contemporanea, col nuovo verde urbano che dovrebbe vedere il suo compimento al massimo per la fine del mandato.

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