Bologna, aggressione in piazza Spadolini. Tre minorenni identificati

Due procure al lavoro per i violenti pestaggi, accertamenti su un altro terzetto

Piazza Spadolini, nel quartiere San Donato

Piazza Spadolini, nel quartiere San Donato

Bologna, 6 maggio 2017 – Tre nomi. Quelli di altrettanti ragazzini, tutti minorenni di origine magrebina. E in parte già noti alle banche dati delle forze dell’ordine. Farebbero parte della baby gang che, nella notte tra il 29 e il 30 aprile, ha pestato e derubato un passante in piazza Spadolini, ‘colpevole’ solo di non fumare e non poter quindi dare loro la sigaretta richiesta. Contro il 40enne, che ne è uscito con una caviglia rotta, si sono però scagliati come furie in sei e le indagini dei carabinieri della Compagnia Bologna centro procedono serrate per arrivare a identificare anche gli altri tre dove non si esclude ci sia anche qualche maggiorenne. E il cerchio si stringe, perché il branco, in realtà, pare essere composto da volti noti alle forze dell’ordine e sarebbe solo questione di giorni.

L’informativa con quei tre nomi certi è già approdata sul tavolo di due procure, quella ordinaria e ovviamente quella dei minori. Presto verranno indagati e le ipotesi possono andare dalla rapina alle lesioni. L’attività d’indagine dei militari, quindi, non si ferma e sotto la lente sono finite tutte le denunce di episodi simili dell’ultimo mese e mezzo, aggressioni che degenerano poi in rapine. Quella del 40enne è l’ultima, ma già un mese e mezzo fa uno studente sedicenne era stato aggredito da un branco di giovanissimi mentre, sotto i portici che affacciano sulla piazza, si stava recando a scuola. Era mattina presto, ma nemmeno il viavai dei lavoratori ha disinnescato la violenza del gruppo. Per cosa, poi? Per il portafoglio. La scena però è stata immortalata dalle telecamere degli esercizi commerciali.

All’attenzione degli investigatori c’è anche una terza aggressione, avvenuta a inizio aprile, ai danni di uno studente universitario che abita in zona. Anche in quel caso, nei pressi della campana del vetro in piazza, il ragazzo è stato agganciato con la stessa scusa: richiesta di sigaretta e giù botte, per poi derubarlo. Modalità simile, è vero, ma la descrizione fornita dal giovane nella denuncia formalizzata alla polizia sarebbe meno dettagliata e al momento non è possibile dire che ad agire sia stata la stessa banda.

Intanto procedono anche le indagini per l’aggressione ai danni di un docente 71enne in pensione, in via dell’Unione, zona universitaria, il 22 aprile. La vittima aveva solo chiesto che abbassassero la voce. La polizia, coordinata dai pm Michele Martorelli e dall’aggiunto Valter Giovannini si tratterebbe di un gruppo di nordafricani che avrebbero anche creato alcuni problemi nel mondo degli spacciatori. Si pensa che alcuni di questi pusher trovino rifugio in un edificio abbandonato in zona San Donato.

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