Bologna, picchiato e rapinato in zona San Donato. "In sei lo hanno preso a calci e pugni"

Il 40enne è finito al Maggiore con una caviglia rotta

Bologna, pestato e rapinato in piazza Spadolini. "In sei lo hanno preso a calci e pugni"

Bologna, pestato e rapinato in piazza Spadolini. "In sei lo hanno preso a calci e pugni"

Bologna, 3 maggio 2017 - Stava passeggiando in piazza Spadolini, in zona San Donato, alle 3.30 della notte tra il 29 e il 30 aprile, quando è stato fermato da un gruppo di circa sei ragazzi che gli hanno chiesto una sigaretta. L’uomo, sui quarant’anni, quando però ha risposto di non averne perché non fumava è stato selvaggiamente picchiato e rapinato dal branco.

Il quarantenne, infatti, è stato colpito inzialmente con uno schiaffo a cui non ha reagito: «Visto che lui è una persona che non vuole mai litigare ha pensato di andare via, ma questo non è bastato a fermare i suoi aggressori», racconta un amico della vittima. Dopo lo schiaffo, infatti, il quarantenne non ha avuto il tempo di fare nulla, perché è stato subito sorpreso alle spalle da un altro ragazzo «che lo ha colpito tra la nuca e la mascella destra. Un colpo dopo il quale il mio amico è svenuto», prosegue il ragazzo che conosce la vittima e che vuole restare anonimo.

«Il mio amico si è risvegliato a terra colpito ancora da calci e pugni, con i giovani criminali, cinque o sei, mi ha raccontato, che gli frugavano nelle tasche, per portargli via il telefonino e circa quaranta euro». L’aggressione, quindi, si è trasformata in rapina.

«Lo hanno picchiato con una violenza inaudita e in maniera totalmente gratuita – prosegue il racconto del ragazzo che ha parlato con la vittima –. Fortunatamente è stato soccorso da due passanti che hanno chiamato il 112 e l’ambulanza». Sul posto, quindi, sono subito arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso del Maggiore. «I medici gli hanno riscontrato un lieve trauma cranico e anche la rottura della caviglia, quindi gli hanno dato circa quaranta giorni di prognosi – prosegue l’amico della vittima –. Quello che è accaduto ha lasciato tutti senza parole, soprattutto perché gli hanno rubato un cellulare che costerà sì e no 200 euro e i quaranta euro. Io penso che l’intenzione di quei ragazzi fosse solo quella di pestarlo e solo dopo hanno pensato di derubarlo».

Sull’episodio, ora, indagano i carabinieri che stanno cercando indizi per risalire all’identità degli aggressori, che la vittima non sarebbe riuscito a descrivere nitidamente perché alcuni sembra avessero il volto travisato da un cappuccio. «Il mio amico è ancora molto scosso, ma sta reagendo bene – prosegue il racconto di chi conosce la vittima –. Ora è ancora in ospedale a causa della caviglia rotta, ma non ha alcuna intenzione di farsi abbattere da un episodio del genere».

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